Paolo Bernini, paladino degli animali
Tutti noi, nessuno escluso, possiamo essere paladini degli animali. È sufficiente non girarsi dall’altra parte quando si nota un maltrattamento, una situazione dubbia o più semplicemente un essere bisognoso, e lottare perché le forze dell’ordine responsabili della loro salvezza facciano il loro dovere, anche insistendo dove necessario. È però altrettanto vero che non sempre farsi ascoltare da chi di dovere è facile quando si è cittadini qualunque. E se invece a sposare la causa animalista è un parlamentare della Camera dei Deputati, diciamo Paolo Bernini del Movimento 5 Stelle?
Paolo Bernini, insieme ad associazioni e forze dell’ordine, combatte il maltrattamento animale: fa sequestrare canili lager e allevamenti che non rispettano alcuna norma di sicurezza e che troppo spesso non sono sottoposti ad alcun controllo.
Si tratta di situazioni delicate, perché a volte è la mafia a gestire gli allevamenti abusivi, in cui mamme e cuccioli vengono tenuti per giorni al buio senza acqua nè cibo, trattati semplicemente come beni da piazzare sul mercato e senza alcuna considerazione per la loro sofferenza.
La sua dedizione ormai è nota, tanto che il signor Bernini riceve segnalazioni di maltrattamenti da tutta Italia. Ogni volta, individua l’obiettivo, lo controlla, poi si reca alla locale stazione dei Carabinieri o di Polizia e fa scattare il blitz, semplicemente chiedendo al Comandante di turno di accompagnarlo sul posto incriminato in qualità di pubblico ufficiale, in quanto appunto Deputato. E una visita a sorpresa può essere la rovina dei trafficanti di cuccioli, perché non permette loro di nascondere le macchie, lo sporco e il crimine di cui sono colpevoli. A questo punto, il sequestro è immediato e per i criminali in questione scatta la denuncia.
A raccontare dell’opera di Paolo Bernini, con un post sul social network FB, è stato Luigi Di Maio, Vice Presidente della Camera dei Deputati e anch’egli appartenente al Movimento 5 Stelle. Lo vogliamo ringraziare per averci dato modo di venire a conoscenza della notizia, e così diffonderla come merita.