Perché i gatti fanno la pasta? Le ragioni sono molteplici, da esplorare
Chi ha avuto a che fare per un tempo ragionevole con un gatto, certo non è nuovo all’atto di impastamento felino. E chiunque segua con dovizia G come Gatto, si è certo accorto che recentemente abbiamo offerto qualche consiglio su come gestire un impastamento troppo energico e per noi doloroso.
La questione però è più complessa di così. A monte, perché i gatti fanno la pasta? Ci sono ragioni, insite nel carattere o nella crescita del singolo animale, che spingono a questo comportamento?
È importante denotare, in primissima battuta, che i cuccioli imparano a impastare praticamente appena nati. Quando si attaccano alle mammelle della mamma, istintivamente spingono sulla sua pancia ritraendo ed estraendo ritmicamente i piccoli artigli. Questo perché il movimento fa sì che il latte scorra meglio fino ai loro musetti.
Un cucciolo che si sta nutrendo, e che è al fianco di sua madre, è sereno, rilassato e senza una preoccupazione al mondo. È allora ragionevole pensare che un gatto adulto che sta impastando addosso a noi provi gli stessi sentimenti. Se, oltre a impastare, Micio succhia anche lembi di tessuto o parti del corpo del suo umano, come un dito, è possibile che non abbia completato lo svezzamento con mamma gatta e sia rimasto legato alla sua infanzia proprio tramite questo gesto.
Questa, tuttavia, non è l’unica ragione per cui il gatto può fare la pasta.
Talvolta il gesto è parte del processo di marcatura. Muovendo le zampe in quel modo, Micio attiva le ghiandole odorifere che risiedono dentro i cuscinetti plantari; e così facendo imprimono su di noi, o sull’oggetto che stanno impastando, un marchio di proprietà chiarissimo per un eventuale intruso. Non a caso, alcuni gatti impastano prima di spruzzare la loro urina (il gesto classico di marcatura).
L’altra possibilità è di natura ben diversa. È anche possibile che una femmina appassionata di impastamento stia per andare in calore.
Quindi, la domanda ” perché i gatti fanno la pasta? “ può avere ben tre spiegazioni. A voi individuare quella giusta, a seconda della circostanza!