Perché le gemme del salice piangente vengono chiamate gattini? Una leggenda polacca ce lo spiega

95
banner

I salici piangenti sono una figura parecchio presente nella cultura di varie simbologie. Molte volte vengono additati come simbolo di lutto o quantomeno tristezza, e forse è molto meno conosciuta la leggenda polacca in cui proprio i salici diventano invece salvatori di gattini. 

La leggenda

C’era una volta una gatta diventata mamma da poco.

Purtroppo, il suo umano era ben lungi dal condividere e comprendere l’entusiasmo e l’intenso amore di mamma gatta per i cucciolini. Al contrario, decise di liberarsene subito. E così, non esitò a buttare i poveri gattini nelle acque di un fiume vicino. A mamma gatta altro non rimase da fare che esprimere il suo cordoglio in alti e lamentosi miagolii. Tanto fece che attirò l’attenzione dei salici sulla riva del fiume.

Foto di ???? Mabel Amber, who will one day da Pixabay

Impietositi, toccati nel cuore dal dolore di mamma gatta, i salici agirono nel solo modo a loro concesso dalla loro natura e fisionomia: allungarono i loro rami fin sul pelo dell’acqua, in direzione dei gattini annaspanti. E così salvarono i cuccioli, che uno ad uno si aggrapparono ai rami verdi e riuscirono a riguadagnare la riva, la sicurezza e il calore e l’amore di mamma gatta, scampando quindi a una terribile morte per annegamento.

Perché le gemme dei salici piangenti vengono chiamate gattini?

Da allora, a ricoprire e proteggere i fiori delle piante di salice piangente femminile c’è una peluria bianca lanuginosa soffice… come pelo di gattini. Tanto che queste infiorescenze sono appunto chiamate “gattini”.

leggenda gattini salice
Le soffici gemme del salice piangente