Perché un gatto è dominante: una serie di cause non naturalmente caratteriali
Proprio come accade a noi umani, anche gli animali nascono con un carattere tutto loro. In tanti, e in varie maniere, hanno cercato di decodificare il carattere dei loro animali, o persino di imbrigliarlo in “griglie” secondo stravaganti criteri. Se pure è vero che, entro certi limiti, “chi nasce tondo non muore quadrato”, ciò che diventiamo nel nostro sviluppo, e ciò che diventano i nostri animali, deriva anche da fattori esterni. Fattori esterni come possiamo essere proprio noi umani. Ad esempio, a volte per spiegare perché un gatto è dominante non basta affidarsi all’indole del quattrozampe.
Le responsabilità del “padrone”
Talvolta, siamo proprio noi a incoraggiare nel gatto un comportamento di tipo dominante.
Ad esempio, lasciare che un cucciolo utilizzi le nostre mani o i nostri piedi come gioco e bersaglio da puntare può sembrare un atteggiamento innocente. Non è così. Non solo a questo modo, se viene abituato a utilizzare le unghie su di noi, in futuro nella foga del gioco potrebbe farci molto male; c’è anche da considerare la possibilità che si senta in diritto di utilizzare gli artigli su di noi a piacere.
A volte la linea che differenzia l’aggressività dalla dominanza sa essere molto sottile. Quello che è certo è che, se vediamo che Micio tende ad aggredirci o all’andarci molto vicino, è bene intervenire e consultare un veterinario e un comportamentalista per valutare cause psicologiche ed escludere eventuali disturbi di origine fisica.
In altri casi, la dominanza può essere l’esito di un sentimento di gelosia. Se regaliamo troppe carezze a attenzioni a un gatto rispetto a un altro, in proporzione, o se c’è uno dei felini di casa che ottiene sempre il privilegio di essere nutrito per primo, non è difficile che il più viziato si senta in diritto di assumere il manto di “capobranco”… o che il secondo non cerchi di riguadagnare ciò che sente come perso ingiustamente con la prepotenza.
Proprio per evitare queste situazioni, il consiglio è anche di promuovere l’armonia tra gatti distribuendo le risorse (lettiere, cucce, ciotole) in modo adeguato all’interno della casa, che poi per loro altro non è che il territorio. Se nessun felino si sente defraudato, è meno probabile che insorgano comportamenti dominanti.
Quello che è importante ricordare, quando si cerca di risolvere questi problemi di convivenza, è che sgridare il gatto non serve a nulla: sarebbe come combattere la dominanza con dominanza, e quindi autorizzarne il comportamento.
Sicuramente ora che sappiamo di più sul perché un gatto è dominante, grazie alla psicoetologa Ewa Princi, potremo reagire in maniera più efficace.