Una petizione per un gattile comunale a Reggio Calabria: servono firme!
Viene da sé che a un gattile, o a un rifugio, è pressoché sempre da preferire una casa calda, amorevole e per sempre. Tuttavia, tra la strada e una gabbia, se pur triste, a volte proprio una prigione è da preferire in quanto la strada può essere mortale per un gatto che non sia abbastanza sveglio, agile o talvolta persino schivo, a sufficienza da tenere a distanza, sì, chi vuole il suo bene anche chi non vorrebbe altro che tormentarlo.
Qualche volta quattro mura sono ciò che è meglio per il bene di un randagio. E più di una volta sono state pubblicate raccolte di firme a favore dei randagi. Ecco perché qualcuno ha aperto una petizione per un gattile comunale a Reggio Calabria, giacché in quella città una struttura simile non esiste.
Loredana Delfino, l’autrice della petizione, scrive nel testo qualcosa di parecchio veritiero:
È essenziale capire che gli animali sono parte di un sistema naturale indispensabile e che il randagio ha doppiamente bisogno della cura dell’uomo. Gli animali già noti nelle varie letture antiche sono dei sottomessi ed e’ per questo che l’uomo deve prendersi cura di loro.
Si può obbiettare al fatto che gli animali siano “sottomessi”, ma è senza dubbio vero che, avendo scelto l’uomo di addomesticare le più svariate specie animali, non può ora lavarsene le mani e ignorarne la sofferenza. L’averli introdotti nella nostra società, in breve, ci rende responsabili della loro sorte.
Su una nota più pratica, la signora Delfino fa notare come, se la popolazione felina viene tenuta in sicurezza, sarà anche meno probabile che abbiano luogo incidenti per evitare di investire un gatto.
Per queste ragioni e molte altre, una petizione per un gattile comunale a Reggio Calabria vale la pena di essere firmata.
L’ultimo aggiornamento registrato sulla petizione è datato febbraio 2017, e spiega come alcune associazioni animaliste di Reggio Calabria si siano dichiarate contrarie al progetto in quanto temono che la struttura diventerà una maniera come tante per speculare sulla pelle degli animali.
Ad oggi, noi di GcomeGatto non sappiamo purtroppo come sia finita la faccenda.