Poesie felinamente natalizie… per un Natale speciale
Il Natale di un gatto
E a proposito di natura selvatica, la poesia che segue evidenzia proprio l’istinto predatorio del gatto… coniugandolo con l’idea del Natale, e condendo il tutto con una nota ironica.
Era la notte della Vigilia,
e nell’intera casa
non c’era una sola creatura in movimento,
nemmeno un topo.
Il micio, del resto, lo aveva colpito
e mortalmente ferito,
mangiato i suoi intestini
e masticato il suo cuore.
E poi, al micio parve di udire
dei campanelli da slitta.
Così si fermò, in ascolto,
smettendo persino di leccare
il sangue sui suoi artigli.
“Dev’essere Babbo Natale”,
pensò il micio.
E che micio intelligente!
Del resto, nessun altro potrebbe
scendere dal camino a quel modo.
E davvero era Babbo Natale,
che gioiosamente al micio si presentò
portando tanti doni. Tutti per il micio.
“Wow, il miglior Natale che abbia mai vissuto!”,
pensò il micio, fusando di felicità.
Poi sputò una palla di pelo,
giacché era in muta.
Forse non si cataloga tra le classiche poesie felinamente natalizie, ma è un mix tra ironia e tratti natalizi piuttosto intelligente.
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