Abbandonati a sé stessi in una scatola di cartone, lasciati tra i rifiuti in un terreno di via Aldo Moro, a Pompei. Cinque gattini nati da poco, ancora con gli occhi chiusi, indifesi e infreddoliti. Il loro flebile miagolio, però, è riuscito ad attirare l’attenzione di chi non ha voltato lo sguardo: due agenti della Polizia Municipale, in servizio nella zona, hanno interrotto la loro attività e si sono precipitati verso la fonte del suono.
Una scena che lascia senza parole. Cinque vite fragili, messe in pericolo da un gesto crudele. Se non fossero stati notati in tempo, sarebbero probabilmente morti nel giro di poche ore, senza cibo, senza calore, senza possibilità di sopravvivenza. Invece, grazie all’intervento tempestivo degli agenti, oggi sono vivi, affidati alle cure dell’ASL veterinaria di competenza.
I gattini sono stati recuperati e immediatamente trasferiti presso un ambulatorio, dove sono stati visitati e stabilizzati. Attualmente sono sotto osservazione e, come ha spiegato il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, saranno seguiti fino a quando non avranno raggiunto un’età sufficiente per essere vaccinati e adottati. A quel punto, inizierà per loro una nuova fase: quella della ricerca di una famiglia che possa amarli come meritano.
“Li abbiamo trovati per miracolo. Erano in una scatola di cartone, lasciati al proprio destino. Oggi possiamo dire che sono salvi e che, appena sarà possibile, potranno essere accolti in una casa” – ha dichiarato il primo cittadino, ringraziando pubblicamente gli agenti intervenuti.
L’abbandono dei cuccioli, soprattutto in primavera ed estate, è purtroppo una piaga diffusa. Molti animali vengono lasciati per strada perché nati da cucciolate non desiderate, senza che sia stato attivato un percorso di sterilizzazione. Abbandonarli, però, non è solo un gesto irresponsabile e crudele: è un reato.
L’invito delle autorità, ribadito ancora una volta, è quello di rivolgersi alle associazioni del territorio, alle ASL veterinarie o ai servizi comunali in caso di difficoltà a gestire animali domestici. Esistono alternative all’abbandono, e ogni essere vivente merita rispetto e protezione.