Problemi comportamentali nei gatti: i ricercatori dell’università di Bologna ci chiedono una zampa

Uno dei vantaggi di gestire un sito a tema felino è che qualche volta veniamo a conoscenza di iniziative e notizie che forse mai, in altre circostanze, avremmo trovato sulla nostra strada. Ed è un peccato, perché alcune di essere sono davvero interessanti. È il caso di uno studio indipendente sui problemi comportamentali nei gatti, segnalatoci da una nostra follower, Martina Zappaterra.

Il team che conduce lo studio è internazionale e, seppur in buona parte legato all’area di Bologna, anche multiregionale. Vi abbiamo già menzionato Martina Zappaterra, ricercatrice dell’Università di Bologna. Con lei lavorano al progetto la prof.ssa Barbara Padalino e il prof. Leonardo Nanni Costa, entrambi operativi presso l’Ateneo di Bologna, oltre alla prof.ssa Alessandra Tateo, dall’università “Aldo Moro” di Bari, infine la prof.ssa Katherine Houpt, direttamente dagli Stati Uniti.

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Il loro lavoro forse è già noto a chi opera nel settore accademico. Infatti, un saggio relativo alla loro ricerca è già stato pubblicato sul sito web “Taylor&Frances Online”, nella sezione relativa al periodico Italian Journal of Animal Science. Non solo, nel settembre 2021 il gruppo ha partecipato al seminario Comportamento, problemi comportamentali e benessere del cane e del gatto, tenutosi a Bologna e che ha visto la compartecipazione di numerosi atenei.

Si tratta di uno studio indipendente sui problemi comportamentali nei gatti, in quanto il gruppo non ha alcun supporto esterno né fondi per questa ricerca.

La domanda che sorge forse spontanea, a questo punto, è: come possiamo essere di aiuto, noi e anche voi che ci leggete?

È semplice, compilando il breve questionario redatto dal gruppo di ricerca, che vi forniamo a questo link. Chiunque abbia in casa almeno un gatto può dare il suo contributo.

Lo scopo? A riguardo, vi proponiamo le parole della ricercatrice Zappaterra stessa.

Lo scopo è quello di raccogliere abbastanza informazioni per essere in grado di formulare raccomandazioni per l’ambiente ottimale e la gestione dei gatti al fine di ridurre i loro problemi di comportamento e il conflitto tra il gatto e il suo proprietario. Tra i maggiori problemi legati all’abbandono dei gatti vi sono infatti i problemi comportamentali legati all’escrezione (feci e urine) fuori dall’apposita cassetta.
Fornire suggerimenti ai padroni su come evitarlo sarebbe perciò un passo avanti essenziale per evitare che si rompa il rapporto tra il gatto e il padrone.

Ci permettiamo solo di aggiungere che sia che i vostri gatti abbiano problemi in questo senso o no, la vostra testimonianza può essere utile. Se il vostro ambiente mette a suo agio Micio, evitando questo fenomeno, fornirete materiale utile. Se invece purtroppo in casa vostra accade, aiuterete i ricercatori a individuarne le cause più frequenti.

Da parte nostra, siamo convinti che questo studio indipendente possa fornire educazione importante, evitando forse qualche abbandono dovuti a questo tipo di problema comportamentale.

Cosa ne dite? Diamo una zampa a questi ricercatori?