Puglia, svelato il mistero della pantera: si tratta di un serval nero
Il mistero è stato (forse) svelato. Il grosso felino nero avvistato in Puglia in questi mesi probabilmente non era una pantera ma un serval nero. L’aggiornamento è stato fornito da Tg Norba 24. Nelle ultime ore erano arrivate numerose segnalazioni ai carabinieri della Forestale, come tante ce ne erano state negli ultimi mesi in tutta la Puglia. In questo caso, l’avvistamento è avvenuto a Bari, in zona San Paolo. Con l’aiuto di un drone è stato individuato il felino, un serval, appunto. Dovrebbe essere una femmina, perché accompagnata da tre cuccioli.
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Cos’è un serval?
Il serval è un felino selvatico originario della savana africana, di cui è vietata la commercializzazione perché si tratta di razza protetta. Questo tipo di felino si accoppia anche con gatti comuni e non è pericoloso per l’uomo, anche se molto difficile da avvicinare. È grande più o meno quanto un Dobermann e potrebbe pesare circa 15 kg. Si nutre di volatili e roditori e ora sarebbe al sicuro nella sua tana, dalla quale per ora non avrebbe alcuna intenzione di uscire. Le ricerche della Forestale per ora sono state sospese ma l’intenzione è catturarla senza fare alcun male a lei e ai suoi cuccioli.
I primi avvistamenti
I primi avvistamenti del felino erano avvenuti in provincia di Bari, a Castellana Grotte, a febbraio, quando l’animale era stato anche fotografato dai cittadini. Questo aveva indotto il sindaco ad invitare la cittadinanza a un’estrema prudenza. Qualche settimana prima, un altro esemplare (non si sa se lo stesso) era stato immortalato a San Severo, in provincia di Foggia, e poi nella Valle d’Itria.
Il mistero
Rimane il mistero di come un Serval sia arrivato in Puglia, probabilmente è stato introdotto illegalmente per poi fuggire. Fatto sta che introdurre un animale in un ambiente che non è il suo habitat naturale, è pericoloso per l’ecosistema e per l’animale stesso. I carabinieri della forestale stanno cercando il modo migliore per prelevare mamma e cuccioli e riportarli, in totale sicurezza, in un habitat a loro più congeniale.