Scarlett: la gatta che salvò i suoi 5 cuccioli da un incendio

Lady Meow

4 Marzo 2015

gatta scarlett che salvò tutti i figli da un incendio

È una storia senza tempo quella della gatta Scarlett, che nel 1996 salvò i suoi 5 cuccioli dalle fiamme di un incendio.

Era il 30 marzo 1996. Un incendio scoppiato in un garage abbandonato a Brooklyn, New York, sembrava una delle tante emergenze urbane che i vigili del fuoco si trovano ad affrontare ogni giorno. Ma tra le fiamme e il fumo, qualcosa colpì uno dei pompieri sul posto, David Giannelli: una gatta randagia, visibilmente ferita, continuava a entrare e uscire dal locale incendiato. Ogni volta portava con sé qualcosa di piccolo, tremante, ancora vivo.

Nel giro di pochi minuti, la scena divenne chiara: stava salvando i suoi cuccioli, uno per uno. Cinque in tutto. Li afferrava con la bocca, incurante delle ustioni, del dolore, del rischio. Dopo aver portato in salvo l’ultimo, si accasciò. Esausta. Il volto devastato dalle fiamme, le orecchie bruciate, le zampe sanguinanti, gli occhi chiusi dalle vesciche. Ma con il naso, li toccava uno ad uno per assicurarsi che fossero tutti vivi.

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gatta scarlett che salvò tutti i figli da un incendio

Scarlett, racconta David, era in condizioni drammatiche: “Aveva gli occhi chiusi a causa delle vesciche, la bocca, le orecchie, il muso erano ustionati e la pelliccia malridotta. Le zampe erano ricoperte di croste talmente spesse da sembrare fuliggine. Ma era viva“.

La North Shore Animal League e l’inizio di una nuova vita

Scarlett – questo è il nome che le venne dato – fu soccorsa insieme ai suoi piccoli e affidata alla North Shore Animal League America, una delle organizzazioni di soccorso animali più attive degli Stati Uniti. Le condizioni erano critiche: venne sottoposta a un lungo trattamento per le ustioni, costretta a vivere per settimane con le palpebre cucite per proteggere gli occhi danneggiati.

Dei cinque gattini, uno morì pochi giorni dopo per le ferite riportate. Ma quattro sopravvissero (chiamati Smokey, Oreo, Samsara e Panuki), e vennero adottati in coppia da due famiglie selezionate con cura. Anche Scarlett trovò casa: fu accolta da Karen Wellen, una donna che aveva recentemente perso il suo gatto e che chiese di adottarla per offrirle “tutto l’amore che si può dare a un essere vivente che ha già dato tutto”.

gatta scarlett che salvò tutti i figli da un incendio

Una storia-simbolo che ha fatto il giro del mondo

La storia di Scarlett superò i confini del quartiere. I media ne parlarono ovunque: giornali, telegiornali, riviste. Arrivarono migliaia di lettere alla North Shore Animal League, non solo per offrirsi di adottare i gattini, ma per ringraziare la gatta per quello che aveva fatto. Era il 1996, ben prima dei social: eppure Scarlett divenne virale, nel modo in cui una storia così potente sa esserlo.

Nel 2000 venne pubblicato un libro illustrato per bambini, Scarlett Saves Her Family, che raccontava la sua impresa in forma narrativa. A lei venne anche intitolato un premio: il Scarlett Award for Animal Heroism, destinato ogni anno a un animale distintosi per coraggio e altruismo.

Gli ultimi anni e l’eredità morale

Scarlett visse per oltre dieci anni con Karen, in un ambiente protetto, tra cure veterinarie costanti e l’affetto che non aveva mai conosciuto prima. Morì nel 2008, per complicazioni legate a varie patologie croniche, tra cui un soffio al cuore e un linfoma. 

Oggi il suo nome è presente in articoli, documentari, siti di rescue, libri. Ma soprattutto, resta inciso nella memoria collettiva di chi crede che gli animali siano capaci di scelte, empatia e coraggio. Ed è proprio per questo che raccontiamo ancora la sua storia a distanza di anni: perché va ricordata, tenuta a mente, e perché non dobbiamo mai dimenticare che anche gli animali provano emozioni e sentimenti, proprio come noi.