Se gli artisti fossero gatti, ecco come sarebbero le loro opere
Il legame tra gatti e artisti, ormai, è comprovato e chiaro. Allo stesso modo, che i gatti siano spesso fonte di ispirazione per le menti creative è garantito. Vi siete mai chiesti, però, come si presenterebbero alcune opere se gli artisti fossero gatti? Se la risposta è sì, leggendo questo articolo scoprirete come se le è immaginate Maria Paiz, artista del Guatemala. Per questa serie di immagini, ha inventato anche un tag: #meowdernart.
Andy Warhol, o meglio Andy Meowhol
Lo sguardo languido di questa gattina, il pelo arricciato in un ricciolo, la posa e l’espressione del muso parlano chiaro. L’ispirazione, in questo caso, è stata senza dubbio la Marilyn Monroe di Andy Warhol.
Chi preferite? Warhol o Meowhol?
Edvard Munch, o meglio Edvard Mewnch
E se non fosse un uomo a gridare di fronte alle brutture del mondo, bensì un gatto? Facile da immaginare, non così scontato da tratteggiare su carta. Quella che segue è la rivisitazione de “L’Urlo” di Munch.
Non Michelangelo, bensì Michelmiaugelo
Persino i giganti dell’arte umana hanno bisogno di un alter ego felino. Anche Michelangelo, con tutta la sua grandezza di pittore, scultore e poeta.
Ecco a voi Meowses, la versione felina del Mosè dipinto da Michelangelo. Non appare nobile e saggio, come del resto sanno essere tutti i gatti?
Vincent Van Meow, un Van Gogh felino
Vincent Van Gogh è stato un personaggio particolare in vita, e allo stesso modo non è facile immaginare una rivisitazione dei suoi ritratti. Maria Paiz, però, un tentativo l’ha fatto lo stesso e il risultato è questo.
Lo stile del vestiario è lo stesso di quello dell’artista, e le spirali alle sue spalle ricordano il modo in cui Van Gogh riproduceva la luce che illuminava i campi di grano.
Che dire? Un Vincent Van Meow interessante!
Questo articolo racconta solo in parte come si presenterebbero alcune opere se gli artisti fossero gatti. Maria Paiz, sul suo account Instagram, ha pubblicato le versioni feline anche di Edgar Degas, Norman Rockwell, Georgia O’Keeffe e Mary Cassatt. Vale la pena di dedicarvi qualche minuto!