Sei gattini uccisi dai petardi a Vasto, in Abruzzo
Non si arresta, purtroppo, l’ondata di violenze che si è abbattuta sui nostri amici animali da inizio anno. E purtroppo, alle cronache è sfuggita una storia che, per crudeltà, rivaleggia con quella di Leone: quella dei sei gattini uccisi dai petardi a Vasto, in Abruzzo.
No, non si è trattato purtroppo di un incidente. I petardi in questione, di cui sono stati trovati i resti, sono stati attaccati ai corpi dei cuccioli e in seguito, deliberatamente, fatti esplodere. Quindi, i sei gattini sono stati letteralmente dilaniati. Non facevano parte della colonia felina a Punta Penna, eppure sono stati rinvenuti nelle vicinanze. Quasi a sfregio, come uno schiaffo a chi invece per il bene degli animali regala tempo libero e denaro. Difficilmente potremo sapere se il luogo è stato casuale, contro ogni pronostico.
Ha commentato la vicenda Piera Rosati, Presidente della LNDC Animal Protection.
“È spaventoso pensare che qualcuno abbia preso dei gattini e li abbia sottoposti a una tale tortura, lucidamente. E anche che abbia scelto di farlo vicino a una colonia felina, portando dei gattini estranei a morire proprio lì. Forse voleva essere un gesto di avvertimento o di rappresaglia verso le persone che si occupano dei gatti di quella zona? O è stato un semplice gesto di pura crudeltà? In ogni caso non può essere sottovalutata la gravità di quanto accaduto. Tra l’altro, considerando che sono stati usati dei petardi, la cosa fa anche pensare che potrebbero essere stati dei giovani a fare questa cosa pensando che fosse divertente e questa è un’ipotesi davvero preoccupante. Purtroppo nell’ultimo anno abbiamo assistito a un’escalation inarrestabile di violenza sugli animali da parte di giovanissimi che desta una fortissima preoccupazione sulle nuove generazioni. È assolutamente necessario dare un nome e un volto a chi ha letteralmente distrutto delle vite in maniera così spietata e prendere tutte le misure necessarie per punire e rieducare queste persone”.
La signora Rosati invita inoltre chiunque avesse informazioni utili a scrivere all’indirizzo mail avvocato@lndcanimalprotection.org. Nel frattempo, è stata sporta denuncia contro ignoti.
Anche l’AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, si è mossa a favore dei sei gattini uccisi dai petardi a Vasto: ha istituito una taglia di 5.000 euro che sarà pagata a chi, “con la sua denuncia espressa nelle forme di legge alle autorità preposte, aiuterà a far catturare e condannare definitivamente i colpevoli di tare orrore”.
Noi, da parte nostra, non possiamo che invitare chi ci legge a tenere gli occhi aperti: questo tipo di mentalità, secondo cui gli animali sarebbero giocattoli da seviziare, si sta diffondendo ovunque. L’unico modo per evitare una tragedia è monitorare situazioni sospette e agire per prevenirle.