Quando si parla di scienza veterinaria, non si può non menzionare la creazione di arti artificiali. I nostri amici a quattro zampe, è vero, si adattano facilmente alla perdita di una zampa, o persino due. Ora, però, è possibile per i più preoccupati richiedere un intervento atto a regalarne di nuove, e artificiali, a un animale incidentato. Ha acquisito diffusione e rilevanza in passato la storia di Vincent, detto “gatto bionico” perché possessore di due zampette in titanio. Adesso, si è andati ben oltre ciò: si chiama Ryzhik il primo gatto al mondo con quattro zampe artificiali.
Ryzhik è un gatto di Tosmk, città della Russia in cui gli inverni possono essere tanto gelidi da diventare mortali. Infatti, questo micio per poco non ci ha rimesso la vita: finito chissà come in un’area a -40° C, è stato vittima di assideramento.
Fortunatamente, qualcuno lo ha trovato in tempo per metterlo in salvo… ma non abbastanza presto per le sue zampe. Ryzhik, infatti, le ha perse tutte e quattro nella disavventura.
Il suo umano, invece di farlo sopprimere come è uso in circostanze simili, si è rivolto a una clinica veterinaria di Novosirbirsk, specializzata nell’impianto di arti artificiali.
Le zampe sono state realizzate tramite tomografia computerizzata e modellazione 3D, pensati perché possano amalgamarsi all’osso e non risultare estranei al micio. Al sito SiberianTimes.com, il chirurgo Sergey Gorshkov ha raccontato qualche dettaglio in più in merito.
Gli arti sono completamente collegati alla pelle e alle ossa. La parte dell’arto che entra nel corpo è spugnosa, il tessuto osseo cresce al suo interno.
E ha inoltre aggiunto:
È sicuramente il primo gatto al mondo a sperimentare tali interventi chirurgici.
Si chiama Ryzhik il primo gatto al mondo con quattro zampe artificiali, e al momento, nonostante un po’ di comprensibile “confusione motoria”, sembra non aver rigettato l’impianto.
È ragionevole pensare che, una volta che avrà superato questa prima fase, riprenderà a muoversi come qualsiasi gatto farebbe.
Curiosando in rete, abbiamo scovato anche questo dipinto di Elena Salnikova, datato 2016. Il titolo è “Il gatto Ryzhik”.
Chissà che non ritragga il nostro protagonista negli anni precedenti all’incidente!