Si è spento Rosy, il gatto che aspettava da mesi la sua umana morta

Tra umani e animali spesso nascono storie d’amore bellissime, che neppure la morte riesce a scalfire. È questo il caso del gatto Rosy (maschio con un nome femminile) e di Elena, che ora si sono ricongiunti e staranno insieme eternamente. Ecco la loro storia.

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Rosy e l’attesa sul portone

Rosy era il micio di Elena Guastalla, una pittrice che amava tantissimo gli animali. Il Covid se l’è portata via lo scorso 13 marzo, e da quel momento il suo gatto non si è dato pace. L’ha aspettata ogni giorno sul portone della loro casa vuota, sperando in un suo ritorno. Il lockdown ha impedito alla figlia della pittrice di andare a prenderla, per cui il micio ha vissuto per strada, aiutato però dalla generosità di chi era lì intorno. Qualcuno gli ha dato da mangiare, qualcun altro gli ha preparato una cuccia per farlo riparare. Rosy, però, soffriva di un’insufficienza renale, e avrebbe necessitato di una visita dal veterinario. Ma  non ha mai voluto muoversi da quel portone.

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Rosy ha aspettato per mesi il ritorno della sua umana, morta di Covid

Addio Rosy

Nelle ultime settimane, all’incirca da inizio gennaio, le condizioni di Rosy si sono aggravate, e una studentessa, figlia di un veterinario in pensione, è riuscita a prenderlo e portarlo a casa con sé. Qui lo ha adagiato su morbidi cuscini e gli ha dato amore e attenzioni, ma nessuna cura è stata sufficiente per colmare il suo vuoto nel cuore. Rosy è volato via, e ora ha raggiunto la sua umana Elena. Per sempre.

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