Siberia – gattini invischiati nel petrolio vengono salvati all’ultimo secondo
Recentissima è, nella cronache nazionali, la vicenda del torrente Polcevera e del petrolio sversato, arrivato poi fino al mare. Strazianti sono le foto e i racconti delle conseguenze, a livello ecologico, che l’intero ecosistema del torrente ha subito. Tristemente, purtroppo, questo genere di disgrazie non interessa solamente l’Italia. E, anzi, il danno è ancora maggiore quando a rischiare di essere contaminato è il fiume Ob, il settimo più lungo al mondo; era il 23 giugno 2015 e a Nefteyugansk, città della Siberia vicina alle sponde dell’Ob, una tubazione si è rotta causando uno sversamento di petrolio. Il tutto mentre l’Ob si era gonfiato tanto da inondare la regione.
Fortunatamente, diversi tra i residenti non si sono limitati a fuggire, anzi, si sono prodigati per fermare la marea nera prima che raggiungesse il vero corso dell’Ob. Tra le tante persone dal cuore d’oro c’era il giovane Anatoly Tutpey. Un giorno, alle orecchie del ragazzo è arrivato un disperato grido d’aiuto. Poco gli è importato che non fosse un grido umano, lui si è lanciato verso la casupola da cui giungeva il suono. Con l’acqua alla vita, gli stivali pieni di olio misto ad acqua, lui ha continuato ad avanzare finché non li ha raggiunti.
Due gattini stavano lottando per sopravvivere. Aggrappati a una tavola di legno, stavano per scivolare nell’acqua. Uno di loro era ormai immerso fino al collo. Anatoly li ha portati via dall’inferno in cui stavano per finire.
Non appena li ha messi in salvo dall’acqua oleosa li ha avvolti nella sua maglietta per tenerli al caldo. E ovviamente, come avrebbe potuto abbandonarli a se stessi, dopo? Come essere sicuro che non finissero nelle mani di qualcuno pronto a lasciarli morire, come del resto era già accaduto considerata la situazione in cui li aveva trovati?
Semplice: Anatoly li ha accolti nella sua casa.
Pulirli dal petrolio non è stato facile, ma alla fine ce l’ha fatta. E ora i due mici, oltre a una casa sicura, hanno guadagnato anche un amico a quattro zampe! Meglio di così!
Non resta che applaudire il gesto, e il cuore, di questo ragazzo della Siberia. E sperare che molti altri prendano esempio.