Sindrome di Tom e Jerry: cos’è?
Attenzione! Le informazioni riportate nella categoria “La salute del gatto” hanno scopo puramente informativo; non sostituiscono in alcun modo il parere del veterinario!
E’ conosciuta come “Sindrome di Tom e Jerry” una malattia che affligge alcuni felini, nota col nome scientifico di epilessia riflessa audiogenica felina. E’ detta riflessa perchè si scatena quando un gatto sente dei rumori forti che gli provocano, quindi, crisi epilettiche e convulsioni.
La rivista Journal of Feline Medicine and Surgery ne ha parlato per la prima volta qualche mese fa, in particolare nell’ articolo è stato specificato che a soffrire maggiormente di questa patologia sono i gatti adulti, ossia quelli che superano i 10 anni di età. Gli è stato dato il nome di “sindrome di Tom e Jerry” perchè, nel celebre cartone, il gatto Tom si spaventava e sussultava ogni qual volta sentiva un rumore forte ed improvviso.
Questi studi sono stati fatti grazie alla promozione di una petizione promossa dall’associazione Cat Care e da poco accettata. Mark Lowrie e Laurent Garosi, della Davies Veterinary Specialists, e Robert Harvey della University College London of School of Farmacy hanno studiato 96 gatti tra i 10 e i 19 anni.
Grazie ai loro studi si è capito che mediamente i gatti che soffrono di questa malattia hanno 15 anni e i più propensi sono i gatti birmani. Oltre un attacco epilettico, possono soffrire di strappi muscolari e perdite di coscienza.
Nell’articolo vengono anche riportati i rumori che tendono a causare queste vere e proprie crisi epilettiche:
– accartocciare la carta stagnola (82 gatti su 96),
– sbattere un cucchiaino di metallo in una tazza di ceramica (79/96),
– il rumore di una tazza appoggiata su un tavolo (72/96),
– accartocciare carta o plastica (71/96),
– il rumore che si fa quando si pigiano i tasti della tastiera o il click del mouse (61/96),
– appoggiare monete o chiavi sul tavolo (59/96),
– il martellamento di un chiodo (38/96),
– lo schioccare della lingua dell’umano (24/96).
Per ora non esiste una cura, dato che questa patologia richiede ancora molti approfondimenti. E’ possibile però prevenire. Se il vostro gatto sembra essere a rischio oppure ha già più di 10 anni, è meglio che lo accudiate con maggiore attenzione e non lo esponiate a rumori troppo forti. Secondo gli studiosi, infatti, l’origine di questo disturbo è da ricercare nel fatto che l’udito del gatto è sviluppatissimo ed è funzionale alla caccia; quindi, per un contesto casalingo, risulta troppo sviluppato e sensibile.
In particolare, se è abituato ad andare fuori all’aperto, limitate le sue uscite e controllatelo per evitare che possa succedere qualcosa di grave.
In ogni caso, è sempre opportuno sottoporre il gatto ad una visita veterinaria.