“Se i gatti potessero parlare!”, ci viene spesso da commentare osservando quanto questi piccoli felini sappiano essere espressivi. Vero, chi sa interpretare il loro linguaggio sa bene che non hanno bisogno di parole, ma questo non impedisce agli amanti delle nostre tigri d’appartamento di dare loro una voce a noi familiare, più diretta. Oggi vogliamo dedicare questo spazio alla storia di un gatto rosso salvato da sé stesso, pubblicata originariamente sulla pagina Facebook Una casa per un gatto.
Io non lo so cosa pensi di me.
So solo che vagavo per queste strade di questo piccolo paese e non trovavo pace …
non mi ricordo … forse mi hanno abbandonato, forse prima avevo una casa, non lo so…
so solo che questo posto io non lo conosco.
Ho paura…
“Quando venivo a trovarti le prime volte”
E poi ho trovato te che mi davi da mangiare, e ho trovato anche un’altra signora che mi dava da mangiare, ma era lontano nell’altro quartiere.
Io non so cosa fare tutto il giorno: vado di qua e di là per mangiare, per sopravvivere, ma nessuno mi vuole, quando qualcuno si avvicina io soffio.
Soffio per proteggermi.
Io soffio perché ho paura,
io soffio perché so solo soffiare…
“Io dal vet”
Un giorno di due mesi fa sono cominciati i problemi,
ho cominciato ad avere male in bocca … veramente prima era successo che avevo combattuto con gli altri gatti e avevo preso un’infezione, e adesso male in bocca e non riesco più a mangiare le cose che mi date, e quindi io sto malissimo e sto dimagrendo e riesco a mangiare praticamente niente.
Non so.
Non so come fare.
Non so a chi chiedere.
“Io la prima notte”
Poi è successo l’impossibile, l’imprevedibile: tu mi hai chiuso tra la finestra e la persiana e hai detto “adesso basta, ti devo curare” e allora io ho cercato di scappare.
Ho saltato saltato, ho soffiato ma tu non ti sei arresa.
Mi hai chiuso nel bagno e io soffiavo.
Il giorno dopo mi hai portato dal veterinario e mi ha sedato, visitato e sterilizzato, fatto le analisi e scoperto che sono Fiv e che ho una malattia in bocca che si chiama faucite.
“Io che faccio il bravo”
mi hai tenuto dentro
mi hai dato da mangiare tutte le cose molli e io ho ricominciato pian piano a mangiare.
E ho ricominciato a sperare, e adesso è passato più di un mese sono ancora qua con te,
ti prego tienimi in questa casa non lasciarmi andare di nuovo non saprei dove andare;
posso essere la tua famiglia?
Non avevo mai dormito tranquillo.
E non soffro il freddo qui.
“Io adesso”
Tu mi chiami GATTO ROSSO .. e sai cosa ti dico?
Che mi piace, mi piace il suono che fa, mi piace come lo dici.
Voglio essere il tuo GATTO ROSSO per sempre.
Se questa storia di un gatto rosso salvato da sé stesso vi è piaciuta, vi invitiamo a visitare la pagina Facebook dell’associazione di volontariato! E se gradiste inviare un piccolo aiuto, trasmettiamo il messaggio come scritto direttamente dalle volontarie, seguito dal link che porta alla wishlist di Amazon.
Sono i prodotti di cui abbiamo maggiormente bisogno.
Decidete voi cosa prenderci e quanto. Grazie di cuore!
I micetti, come sempre, ringraziano chi offrirà loro una zampa.
Si ringrazia per il testo e le foto l’associazione “Una casa per un gatto”
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