Tamira Thayne contro la dissezione didattica di gatti

La scienza non è, notoriamente, la più sensibile delle discipline. La pratica barbara della sperimentazione scientifica su animali è legata proprio alla branca della scienza e, che chi la pratica sia indifferente o no al dolore dell’animale, occorre senza dubbio indurire il proprio cuore per perseguire la strada di quel tipo di sperimentazione. La dissezione di un animale a scopo didattico differisce senza dubbio nel non indifferente dettaglio che l’animale in questione non può più percepire il dolore essendo un cadavere, ma si tratta ugualmente di un’esperienza che può risultare traumatizzante per un adolescente. Ci si aspetterebbe, dunque, che almeno non venissero utilizzati corpi di animali presenti, vivi e vivaci, in miliardi di case. E invece a Brynnan, adolescente americana, la sua scuola aveva chiesto di dissezionare proprio un gatto. Sua madre, Tamira Thayne, davanti allo sconcerto della figlia ha scelto di dire di no.

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Brynnan e il suo Sparta. La scritta sulla maglietta di Brynnan recita “Casa è dove c’è Micio”. Fonte: https://www.change.org/p/don-t-force-our-children-to-skin-cats

Perché Brynnan, di dissezionare un gatto, proprio non se la sentiva. Neanche per amore dell’anatomia, la sua materia preferita. Non avrebbe potuto, nel praticare i tagli necessari non pensare a Sparta, il suo micio bianco e tigrato: scegliere come “esemplare di esperimento” un gatto dal colore del tutto diverso, come la Culpeper County Public School dello stato americano della Virgiania suggeriva, non sarebbe servito ad alleviare il trauma e l’angoscia.

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Tamira ha ritirato la figlia da scuola, evitandole così un’esperienza traumatica, ma di contro, così, negandole l’appartenenza a un gruppo sociale della sua stessa età e la compagnia di studenti come lei. Quello che Tamira chiede, ora, è che la Culpeper County Public School cancelli la dissezione dal programma di anatomia. Perché non dovrebbero? Già altre scuole americane, come la Miami-Dade Public School e Harding Charter Preparatory High School l’hanno rimossa dai programmi.

Allo scopo, Tamira ha aperto una petizione in cui espone la sua richiesta alla Culpeper. Le firme, ad oggi, sono già tante: ma non abbastanza. Vi chiediamo di firmare, sostenendo così la coraggiosa, accorata scelta di una madre e di sua figlia.

La petizione la trovate qui.

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