Si dice che, quando si ama qualcuno, la nostra felicità dipenda anche da quanto chi amiamo è a sua volta felice. Concetto certamente veritiero anche se si parla di gatti, dal momento che, al di là dell’ovvio fatto che amiamo i nostri mici, vedere i nostri felini intristiti o nervosi rende mogi anche noi.
E proprio per questo, c’è chi sostiene che tenere un gatto esclusivamente tra le quattro mura domestiche equivalga a condannarlo all’infelicità. Sicuramente a un gatto “indoor”, questo il termine tecnico con cui si identifica questa situazione abitativa, mancano molti degli stimoli che un giardino può offrire; ciò non significa però che non possiamo rendere perfettamente gradevole la sua vita. Questo articolo parla proprio di come tenere gatti in casa e vivere felici insieme.
Se è vero, come dicono alcuni, che tenendo un gatto in appartamento gli neghiamo il suo habitat, allora questa è una ragione di più per cui dovremmo essere noi a tutelarli e “compensare a quella perdita”. Un animale che presenta sintomi di irrequietezza, ansia e agitazione potrebbe aver bisogno di qualche stimolo in più, che renda più variegata la sua vita. E qualche volta, porre rimedio è più facile di quanto si pensi…
Il gioco
Già, proprio quello che è l’atto più naturale per noi, superato forse solo dalle coccole foriere di fusa, è il primo mezzo tramite cui stimolare la vitalità e la curiosità del nostro micio. La ragione è semplice: per il gatto il gioco è ben più di questo. È il modo in cui sublima la caccia quando gli mancano le prede. Avete notato come si avventi con occhi spiritati sulle corde che muoviamo, o sul topino in stoffa che lanciamo?
Non a caso l’espressione è la stessa che sfoggia quando è a caccia…
Basta anche una sessione di gioco al giorno di 10/15 minuti, se riuscite a farne due ancora meglio. Tramite il gioco, il gatto sfoga tutta l’energia che accumula a causa di una vita eccessivamente sedentaria e statica.
Percorsi verticali e tiragraffi creativi
Dove l’uomo non arriva, ci pensa la sua inventiva. È necessario fornire al gatto tiragraffi e supporti su cui farsi le unghie e percorsi verticali per poter sviluppare il suo territorio anche in altezza. Oltre ad espandere il suo territorio, forniremo al gatto anche la possibilità di osservare e controllare l’ambiente dall’alto, e un luogo sicuro e riparato nel caso in cui voglia starsene un po’ più per conto suo.
Non dimentichiamo, poi, che una delle cose più affascinanti per un gatto è una vista dall’alto… ancor di più se raggiungerla è un gioco in se stesso.
Un compagno di giochi?
Una delle convinzioni più comuni è che prendere un secondo gatto possa fare compagnia al gatto in casa. Ma c’è un mito da sfatare in merito. I gatti non sono animali sociali obbligati, ma predatori solitari. Quindi scelgono in maniera autonoma se aggregarsi ad un gruppo composto da altri gatti.
Ciò porta a due riflessioni importanti: la prima è che forzare una convivenza, senza tener conto dei bisogni del gatto, potrebbe avere l’effetto di stressarlo di più. La seconda è che, nel caso si decida comunque di prendere un secondo gatto, l’introduzione del nuovo arrivato con il gatto già residente, deve essere fatta in maniera corretta seguendo precisi criteri.
Insomma, tenere gatti in casa e vivere felici insieme è più che possibile. Le soluzioni sono multiple ed esistono eccome!