Testamento a favore della gatta e dell’amica: accade a Bologna
Accade sempre più spesso che, una volta giunta al tramonto della vita, una persona che ha amato profondamente il suo animale domestico pensi a lui, o lei, al momento della compilazione del testamento. Accadde in Italia, e il fortunato beneficiario ne fu il gatto Tommaso, erede di 10 milioni di Euro, così come a Tiger e Troy, i mici della scrittrice Ellen-Frey Wouter. Ora, è successo di nuovo nel capoluogo dell’Emilia Romagna, Bologna, che è stato teatro di un testamento a favore della gatta e dell’amica e convivente di lunga data della defunta.
C’è in via Farini, nel pieno centro di Bologna, una residenza di lusso sita frontalmente al Tribunale. Tale residenza è stata occupata fino al 2013 da un’anziana signora, dal suo gatto e da una pressoché coetanea amica, sua convivente in forma di comodato d’uso gratuito. Nel 2013, la proprietaria dell’appartamento è deceduta… e ciò che è emerso dal testamento ha lasciato a bocca asciutta gli eredi più ansiosi di mettere mano sui beni della donna.
“Desidero, inoltre, che la Signora M. rimanga di diritto, per tutta la vita, nell’abitazione di via Farini, Bologna, I e II piano, che già condivide con me a titolo di comodato gratuito. Per le spese condominiali, di manutenzione, le utenze e il mantenimento della mia gatta (se mi sopravvive) desidero sia fissato un deposito di 350.000 (trecentocinquantamila) euro, a questo scopo, presso la Banca Popolare di Milano, a disposizione della Signora M. Alla quale chiedo di predisporre una persona che, in caso di sua morte, le succeda nei diritti e doveri di comodato fino alla morte della suddetta gatta”
Qualcuno scontento tra i parenti della defunta c’è stato davvero: una cugina che ha fatto ricorso al tribunale civile, dicendosi disposta a rinunciare all’appartamento ma chiedendo al giudice Matilde Betti che, invece, a pagare le spese fosse l’amica e convivente della defunta proprietaria, piuttosto che utilizzare il denaro intestatole dal testamento. La giudice Matilde Betti, dal canto suo, ha respinto il ricorso e la richiesta.
Il risultato? Il testamento a favore della gatta e dell’anziana resta valido in tutte le sue parti. Una vittoria questa, forse piccola, ma di cui si può comunque gioire!