“The cat came back”
Forse questa pubblicità vi è familiare e forse persino il jingle vi è entrato in testa, e vi siete ritrovati a canticchiarlo al bagno, in cucina e sulle scale del condominio. Se è questo il caso, gioite, perché la canzone si chiama The cat came back e narra appunto la storia di un gatto.
The cat came back narra la storia della gatta gialla del vecchio signor Johnson che, nonostante tutti i tentativi dell’uomo di liberarsene, continua a tornare da lui.
Stupisce, per certi versi, che con un testo del genere la canzone sia ritenuta di carattere umoristico e ancora di più che sia diventata col tempo una melodia per bambini. Infatti, il povero gatto protagonista viene spedito via in viaggio, mandato in mongolfiera, finisce su un treno che deraglia; si tenta di farlo esplodere, sparargli, e persino di venderlo a un macellaio. Tutto inutilmente. La versione che conosciamo oggi è notevolmente edulcorata, ma ci si è arrivati in un percorso di modifiche e variazioni che parte dal lontano 1893.
E’ infatti il lontano 1893, quando Harry S. Miller compone la prima versione di The cat came back. Il testo della sua controparte moderna è differente, sono stati operati nel tempo tagli e modifiche. Nella versione di Miller, sul finale alla gatta cade in testa un organo e muore, tornando dal signor Johnson persino in forma di fantasma per dirgli addio.
Le cose non migliorano granché per il nostro protagonista felino nella versione successiva, databile al 1900 circa; è un’epoca in cui i gatti randagi sono un vero problema per l’igiene delle strade e la società, e tra le righe il testo lo esprime alla perfezione. Tanto che il micio, qui, si tenta persino di spingerlo tra le braccia di un branco di cani.
Cisco Houston, in data imprecisata tra il 1944 e il 1961, narra persino di come si tenti di spedire il gatto sulla luna in una navicella.
In questa breve, e incompleta, cronologia, dal momento che The cat came back richiederebbe pagine e pagine già solo a citare tutti i musicisti che l’hanno ripresa e riarrangiata, per non parlare delle varie modifiche del testo, passiamo direttamente al 1980, o 1992 secondo fonti differenti. E’ l’anno in cui Fred Penner offre al pubblico la versione di The cat came back come la conosciamo oggi.
Sono, chiaramente, a un confronto anche solo marginale con altre versioni del testo, scomparse gran parte delle notazioni più crudeli; e probabilmente la melodia allegra contribuisce a non far pensare a come, nonostante tutto, The cat came back sia la storia di un animale rifiutato e probabilmente detestato dal suo umano.
E’ incredibile cosa si nasconda, a volte, in una orecchiabile canzoncina per bambini..