Ti presterò per un tempo un gatto: il testo che celebra l’amore e l’addio a un gatto

Flaminea

25 Ottobre 2019

Chi ha vissuto l’amore per un gatto sa quanto questo legame sia profondo e indimenticabile. Ma chi ha vissuto anche la sua perdita, sa quanto quel silenzio possa diventare assordante. In quei momenti, le parole possono sembrare vuote — eppure, ce ne sono alcune che arrivano dritte al cuore. È il caso di “Ti presterò per un tempo un gatto”, un testo che tratta con estrema delicatezza il tema della perdita di un amico a 4 zampe.

Un piccolo capolavoro di dolcezza, scritto da un autore ignoto, che riesce a raccontare con grazia l’inevitabile fine di una vita condivisa con un animale. Una riflessione profonda su cosa significhi davvero accogliere un gatto nella propria esistenza, sapendo che sarà solo per un tempo limitato.

Il significato profondo del “prestito”

Il brano si apre con un’immagine potente: una voce simbolica ci affida un gatto “in prestito”. Ci chiede se siamo pronti a prendercene cura, a gioire della sua presenza, ma anche ad accettare il dolore del distacco.

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È un invito a vivere pienamente l’amore, senza temere la fine, perché ogni momento condiviso costruisce un ricordo destinato a durare. Il “prestito” diventa allora un dono prezioso, fatto non per sempre, ma abbastanza a lungo da lasciare un segno. Il testo ci ricorda che il tempo trascorso con un gatto non è misurabile in anni, ma in emozioni.

Il testo integrale

Ti presterò per un tempo un gatto

“Ti presterò, per un tempo un gatto, mi disse una voce.
Lo amerai in vita e piangerai la sua morte, forse resterà con te 12 o 14 anni, forse meno.
Lo farai? Ti prenderai cura di lui finché torno?
Farà cose che ti lasceranno a bocca aperta e del tempo che resterà con te si riempiranno i ricordi che alleggeriranno la sua perdita, quando sarà.

Non può rimanere per sempre, perché tutto ciò che è terrestre deve finire un giorno. Ci sono lezioni che voglio questo gatto impari e ho cercato tra tutta la gente del mondo un maestro per lui, ho scelto te.

ti presterò per un tempo un gatto

Ripagherai il mio sforzo donandogli tutto il tuo amore?
Sarai in grado di non odiare la vita e il mondo quando me lo riprenderò?”

Allora ho risposto: “Si, sono pronto, saprò amarlo e la gioia e la tenerezza di cui mi riempirà la vita saranno in grado di colmare il dolore della perdita, quando lo rivorrai con te, e di queste, sempre gli sarò grato.

Spero tu venga a riprenderlo molto tardi, ma quando sarà, saprò capire.
Se attraverso il mio amore, sarò riuscito a soddisfare il tuo piano per lui, allora aiutami ad essere forte, quando piangerò mentre lo porti via.
E ricordandolo, so che capirò che chi ha più imparato, sono io”.

Ci vuole coraggio ad amare, sapendo con certezza pressoché matematica che perderemo, un giorno, quello che diventa con gli anni un membro della famiglia vero e proprio. In un’epoca in cui si fatica ancora a riconoscere il lutto per un animale come un dolore autentico, testi come questo hanno un valore immenso. Parlano a chi resta, offrono conforto e validano un sentimento troppo spesso sminuito.

Leggere parole così delicate aiuta ad attraversare il dolore senza sentirsi soli, senza sentirsi “sciocchi” per piangere un gatto.