In Toscana si è compiuto un passo storico per chi considera il proprio animale parte della famiglia. Dal 25 luglio 2025, grazie a una legge approvata dal Consiglio regionale, sarà possibile custodire le ceneri di cani, gatti e altri animali da compagnia nello stesso loculo o tomba del loro umano, mantenendo urne separate ma unite nello stesso spazio.
Una scelta che tocca il cuore di migliaia di famiglie, abituate a vivere ogni giorno con un compagno di vita a quattro zampe e che desiderano non separarsi nemmeno dopo la morte.
Cosa prevede la normativa
La nuova legge regionale, approvata dal Consiglio della Toscana il 25 luglio 2025, porta la firma del consigliere Andrea Ulmi (Lega), promotore della proposta che ha trovato ampio consenso trasversale. Il regolamento consente che, su richiesta del defunto (se specificato nelle ultime volontà) o dei familiari, le ceneri dell’animale d’affezione possano essere tumulate insieme a quelle del proprietario. Non si parla di sepoltura della carcassa, ma esclusivamente di ceneri, custodite in urne sigillate e rispettando tutte le regole di sicurezza.
Questa possibilità non esisteva prima in Toscana, e ogni volta che qualcuno chiedeva di poter mantenere accanto a sé il proprio cane o gatto dopo la morte, la risposta era sempre negativa. La legge ora riconosce, anche simbolicamente, quanto il rapporto con gli animali sia cambiato negli anni, passando da semplice convivenza a vero legame affettivo.
La Toscana non è la prima regione a compiere questa scelta. Lombardia e Liguria già da tempo permettono di tenere le urne con le ceneri degli animali nello stesso loculo dei loro umani. Questa apertura normativa è stata accolta con grande entusiasmo dalle associazioni animaliste, che vedono nella legge un riconoscimento del valore affettivo dei pet.
«La civiltà di un popolo si vede da come tratta gli animali» ha dichiarato Andrea Ulmi, uno dei promotori della norma. Con queste parole, il Consiglio regionale ha voluto dare voce al sentimento di molte famiglie che vedono nei loro animali non solo compagni di giochi o di vita quotidiana, ma veri membri della famiglia.
Perché questa legge è così importante
Per chi ha perso un animale, il dolore è enorme e non meno forte di quello per la perdita di una persona cara. Poter condividere lo stesso spazio eterno diventa un modo per onorare un legame che non muore mai.
Quante volte, al cimitero, si vedono fotografie di cani o gatti accanto a quelle del loro umano? Questa legge, di fatto, ufficializza ciò che il cuore sente da sempre: gli animali non sono oggetti, ma anime che ci accompagnano nella vita e meritano di essere ricordate con rispetto.
Negli ultimi anni, il riconoscimento degli animali come esseri senzienti ha aperto la strada a una nuova sensibilità, anche nel diritto e nelle istituzioni. Questa norma non è solo un atto simbolico, ma anche un gesto di civiltà.
In futuro, è possibile che altre regioni italiane seguano l’esempio della Toscana, accogliendo il desiderio di tante persone di non separarsi mai dai propri amici animali.