Treviso: gatto lasciato a sé stesso in casa, senza cibo né acqua, dalla famiglia andata in vacanza

Questa volta, vi proponiamo un classico. Un classico triste, ma che è ahimè sempre attuale, soprattutto nei mesi estivi. No, non si tratta di un abbandono, non in senso stretto, ma la vicenda ci va vicino. A Treviso, un gatto è stato lasciato a sé stesso in casa, senza cibo né acqua, dalla famiglia partita per le vacanze.

Immaginate una casa vuota, avvolta nell’assenza della famiglia che la abita generalmente, e un gatto tutto solo. Non c’è cibo per lui, né acqua, non ha nessuno che si prenda cura di lui o gli pulisca la lettiera, che è ormai inutilizzabile per un animale così pulito. Questo è esattamente lo scenario di fronte a cui si è trovata la Polizia Locale di Treviso, in seguito alla chiamata dei vicini che, preoccupati, avevano sentito il micio lamentarsi a lungo. Troppo a lungo perché fosse semplice solitudine. In seguito, è intervenuta l’Enpa di Treviso, e il felino è stato accolto nel gattile di Conegliano.

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Fonte foto: Comune di Treviso

E fortunatamente, hanno ascoltato la loro coscienza, o questo micio sarebbe morto di fame, sete e crepacuore. Sì, perché un gatto è stato lasciato a se stesso in casa, senza alcun tipo di riguardo per il suo benessere, dalla famiglia, recatasi in vacanza in Colombia.

Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa, ha condannato duramente l’accaduto.

“Purtroppo sono storie che ci arrivano quotidianamente, e anche per questo è bene ripeterlo forte e chiaro: abbandonare un gatto in queste condizioni è maltrattamento, è un reato e chi lo fa deve rispondere penalmente di fronte alla legge. Noi facciamo un appello a tutti proprietari di gatti: assicurate al vostro micio le condizioni necessarie per il suo benessere quando partite. Spesso si sente dire che i gatti si arrangiano, che i gatti non hanno bisogno di grandi cure ma non è così! È vero che, se si ha la possibilità, è meglio non spostare un gatto da casa ma questo non significa abbandonarlo a sé stesso. Bisogna che ogni giorno ci sia una persona, preferibilmente una con il quale il gatto ha già confidenza, che vada a controllare le condizioni dell’animale. Cambiare acqua, dargli da mangiare ma anche controllare che abbia fatto i bisogni e che il micio stia bene. Ci sono persone che lasciano gatti, abituati a stare a casa e a mangiare cibo preparati, in strada oppure in giardino, convinti che il gatto,  per sua natura, se la caverà in qualche modo, ma non è così.  Bisogna sfatare tutte queste false convinzioni che fanno comodo quando arriva il momento di partire per le vacanze. Come Ente Nazionale Protezione   Animali continueremo a denunciare tutti coloro che abbandonano e maltrattano i loro animali”.

Una storia triste, questa che è giunta dal Veneto. Sempre nella stessa regione, però, c’è anche una gradita novità: è stato istituito all’interno del Comando della Polizia Locale il nucleo tutela animali, chiamato a intervenire proprio in casi simili.

Noi ci auguriamo che la “famiglia” di questo micio sconti tutte le conseguenze possibili in termini di legge, nel frattempo.