Un gatto è arrivato a Milano dalla Cina, chiuso in un container
Chi ama davvero il proprio gatto, si chiede come sia possibile spedirlo via posta per errore, come sia possibile chiudere un pacco senza controllare che Micio, curioso come è di natura, ci sia infilato dentro. Eppure è accaduto in passato, ad esempio alla micia Cupcake.
La storia narrata in questo articolo è ancora più incredibile: un gatto è arrivato a Milano dalla Cina, dopo più di un un mese trascorso dentro un container sigillato, senza cibo né acqua.
L’addetto della dogana interna di Pioltello, comune in provincia di Milano, che ha aperto quel container, certo non si aspettava di trovarci all’interno alcunché di vivo. E sicuramente non un gatto bianco e rosso di otto mesi. Eppure il felino era lì. Allo stremo delle forze e appeso per un filo alla vita, ma nonostante tutto, dopo un viaggio di oltre 35 giorni, incredibilmente vivo e vegeto. Una circostanza che ha qualcosa di straordinario, perché non sembrava essere stato dotato, alla partenza, né di acqua né di cibo.
Straordinario ma vero, un gatto è arrivato a Milano dalla Cina in queste condizioni.
Evidentemente in necessità di cure urgenti, l’animale è stato affidato alla Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Milano. Notizie sulla sua salute ne ha fornite Fabio Maffioletti, veterinario dell’Ats, come riportato sul sito web “Milano.repubblica.it”.
“Di certo avrà trovato qualcosa da mangiare tra i cartoni che costituivano il carico perché altrimenti sarebbe del tutto inspiegabile il fatto che sia sopravvissuto.
Quando è stato recuperato a Pioltello era allo stremo, riusciva a stento a trascinarsi. Per i primi giorni l’abbiamo alimentato con le flebo, ma ora si sta lentamente riprendendo e ha appena cominciato a mangiare da solo”
Difficile dire qualcosa di più, perché il micio, battezzato Cina, ha un carattere piuttosto selvatico e non ama essere maneggiato. Quando le sue condizioni fisiche lo consentiranno, sarà sedato allo scopo. Per lui è prevista anche una vaccinazione antirabbica. Tanto, attualmente, non può certo andare da nessuna parte o essere adottato: deve rimanere in isolamento per almeno 45 giorni, in virtù dell’assenza delle certificazioni sanitarie di cui devono essere dotati gli animali provenienti dall’estero.
Forse, grazie a questa sua sfortunata avventura, Cina potrà trovare una casa tutta sua!