Un tredicenne ha bagnato volontariamente il suo gatto, lei gli ha riservato lo stesso trattamento

Si parla spesso di sensibilità verso le creature del pianeta Terra, che si tratti di esseri umani o meno. Nel caso dei nostri amici a quattro zampe, non tutti riconoscono loro il diritto a sentimenti autentici, alla sofferenza o al contrario alla felicità, e c’è chi li considera giocattoli con cui dilettarsi, persino.

Proprio in questa ottica ha fatto molto discutere la vicenda in cui un tredicenne che ha bagnato un gatto e ha ricevuto lo stesso trattamento.

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Immagine di repertorio

Siamo in Inghilterra, dove vivono la signora Cooper e il suo gatto. I due condividono una vita tranquilla, e il micio è abituato a rilassarsi sul recinto comune con i vicini. Un giorno, però, l’animale è stato disturbato durante il riposo dal figlio tredicenne dei vicini. Nello specifico, il ragazzo si è avvicinato al micio e gli ha rovesciato addosso una tazza d’acqua, condendo il tutto con una risata divertita.

La signora Cooper, per tutta risposta, ha ricambiato la cortesia al ragazzino e gli ha scaricato addosso un secchio d’acqua. La reazione, ovvia e comprensibile, è stata di chiamare in causa i genitori, subito intervenuti per parlare con la donna. La quale, però, da come racconta su Twitter, si è rifiutata di aprirsi al dialogo.

Questa storia di un tredicenne che ha bagnato un gatto e ha ricevuto lo stesso trattamento ha rapidamente spopolato sul web e sulle piattaforme social. C’è chi ha appoggiato le scelte della signora Cooper, come chi la rimprovera per essersi vendicata su un ragazzino senza interloquire con i genitori o tentare di insegnargli il rispetto per gli animali.

Voi come la pensate? Da che parte state?