Una gatta di 22 anni accoglie e accudisce un gattino molto malato
Quando si ha a che fare con la vita, è importante saper mantenere vivi i sogni, ma al contempo è fondamentale essere in grado di tenere i piedi per terra. Ci sono situazioni in cui, però, contro ogni pronostico la speranza e la forza sono così vive da sconfiggere ogni avversità. In Canada, un gattino è sopravvissuto grazie anche a una gatta anziana nonostante uno stato di salute molto compromesso.
Una parte importante, in realtà, l’ha avuta anche la fortuna. Richy, così si chiama il micio, era rannicchiato tra le foglie, a occhi chiusi, in un parco a Montreal. A trovarlo e soccorrerlo è stato, quasi miracolosamente, un passante, che si è persino premurato di verificare se vicino a lui ci fossero la mamma o dei fratellini. Solo dopo ha portato il piccino in una vicina clinica veterinaria, dove è stato prima di tutto messo al caldo. La degenza aveva però l’aria di essere lunga, così la clinica ha contattato il rifugio Chatons Orphelins Montréal, che lo ha accolto con piacere.
La situazione, nonostante tutto, era disperata.
“Pesava meno di 400 grammi, aveva macchie nere e secrezioni negli occhi e gli mancava una ciocca di peli su una delle zampe posteriori a causa di un’infezione fungina.
Era malato e non era in grado di mangiare autonomamente”.
Come se ciò non bastasse, il poveretto ha contratto la panleucopenia, malattia contagiosa e potenzialmente letale per i felini, in particolare i cuccioli. Eppure, incredibilmente, Richy ha superato anche questo scoglio.
E si è offerto di ospitarlo un volontario, nella cui casa vive anche la gatta anziana Marscha, di 22 anni. A avvicinarsi per primo è stato il solare Richy, e Marscha da subito ne ha accettato la vicinanza di buon grado.
E in realtà, quasi subito sono diventati inseparabili. Marscha si comporta con lui in modo realmente materno; del resto, ha sempre avuto un’indole empatica, attenta alla sofferenza. Con ogni probabilità, ha percepito che Richy aveva bisogno anche di affetto per riprendersi.
Ad oggi, quel legame è ancora vivo e lampante e il piccolo è guarito anche dal fungo.
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Se un gattino è sopravvissuto grazie anche a una gatta anziana, questo dovrebbe insegnarci, ancora una volta, quanto è importante l’amore. Forse da solo non fa miracoli, ma a volte senza di esso non c’è guarigione dalle ferite della vita.