Una gatta resta intrappolata per 4 giorni in una canna fumaria: il bellissimo salvataggio

Non è un caso se, con l’incombere della stagione fredda, si consiglia a tutti gli automobilisti di battere un paio di colpi sul cofano prima di mettere in moto. È tutt’altro che raro che un gatto rimanga intrappolato nel motore, a volte per svariati chilometri. E lo stesso vale per altri luoghi angusti, che però provvedono sicurezza o calore… salvo rischiare, a insaputa del felino di turno, di diventare trappole mortali. Non sempre la conclusione di queste storie è felice. Stavolta, però, vi raccontiamo il salvataggio di una gatta intrappolata in una vecchia canna fumaria.

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Per farlo, lasceremo in buona parte parola direttamente a chi ci ha narrato l’accaduto, il signor Marco Tornabuoni, che ci ha anche donato le foto che corredano il racconto, rendendolo ancora più vivo.

La nostra è una vecchia casa di paese, la cui parte più antica risale al 1600, poi ampliata e rimaneggiata chissà quante volte e zeppa di passaggi chiusi, sottotetti secondari, vecchie canne fumarie murate.

Quattro giorni fa, di notte, durante un temporale terrificante, sentiamo un gatto miagolare da qualche parte nel sottotetto, un miagolio veemente e preoccupato.

Il sottotetto dallo sportello di accesso.

I gatti spesso passano lì sotto per farsi le loro cose, il giorno dopo non abbiamo sentito più nulla e non abbiamo dato peso alla cosa, ritenendo che qualche gatto dei vicini si fosse rifugiato in un sottotetto spaventato dal temporale e poi se ne fosse andato col bel tempo.

Ma l’altro ieri il miagolio si è risentito, più debole.

Ieri la nostra vicina ci chiede se abbiamo visto la sua gatta.

Oggi la stavano cercando di nuovo e l’abbiamo ancora sentita miagolare da qualche parte.

Sappiamo dov’è uno dei sottotetti e la mia compagna ha rimosso un pannello che lo chiudeva. Un parente della vicina e lei sono entrati nel sottotetto e han capito perché la gatta non usciva: in qualche modo si era arrampicata sulla parte rimanente di una vecchia canna fumaria di un camino murato, rimasta nel sottotetto, e ci era caduta dentro.

La vecchia canna fumaria.

Dopo vani tentativi di farla entrare in un vaso da fiori calato con dentro dei croccantini, e temendo che si fosse fatta male, alla fine abbiamo misurato con lo spago la posizione della canna fumaria e individuato la parete dietro cui si trovava, nella ex cameretta della mia compagna.

La gatta caduta nella canna fumaria

Con calma e precisione ho prima rimosso l’intonaco, poi scalpellato e trapanato la malta che teneva uno dei mattoni della canna fumaria.

E infine rimosso attentamente il mattone, liberando la gatta che per fortuna stava benissimo.

Il finale è facile immaginarlo: il salvataggio ha riportato la micia tra le braccia di chi la ama, e ne soffriva l’assenza temendo con preoccupazione per la sua sorte.

Come anticipato, una bella storia a lieto fine!

Ringraziamo il signor Marco Tornabuoni per il racconto e le foto.

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