Una lettera dal gatto per il suo umano, in chiave umoristica

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13) Tu sei il mio letto

Forse pensi che chiederti di essere un letto comodo per me sia un po’ cliché. 
Sbagli. Hai un’immaginazione limitata. Devo avere accesso completo e totale.

Non preoccuparti, non lascerò atrofizzare i tuoi muscoli.
Ah, e apprezzerò se non ti lascerai impressionare dalle mie zampe sporche.

La disponibilità è sempre un pregio apprezzabile.

Non ostacolare il mio desiderio di baloccarmi con il tuo calore corporeo e con il tuo corpo. Se vuoi alzarti mentre sono steso su di te, beh, non puoi. Se presterai attenzione al cane, sarai educato diversamente (manda via il cane!).

Firmato,

Il tuo gatto

PS: Sì, se te lo fossi chiesto provo dei sentimenti per te. Un miscuglio di pietà, disgusto, odio rabbioso, empatia, gelosia, gioia, fiducia, invidia… e amore. Gestisci come più preferisci questa informazione, a patto che tu tenga fede alle richieste da me espresse.

Ah, sentiti libero di portare a casa una di quelle strane creature grasse a forma di disco.
Mi piace l’idea di inclinarvi contro la testa durante una sbornia da erba gatta. 

Forza, umano! Che stai aspettando?

È davvero così che si presenterebbe una lettera dal gatto per il suo umano? Probabilmente dipende dal singolo felino, dal suo carattere e dal livello di sarcasmo che possiede. In definitiva, non lo sapremo mai… ma questa mini-storia di Things in Squares offre almeno una prospettiva da cui guardare la faccenda e fare ipotesi, seppur fantasiose.