Una petizione a favore dei Google Cats, accusati ingiustamente
La natura predatoria del gatto è una caratteristica felina ben nota, che alcun gattofilo può negare. Talmente nota che esistono realtà disposte a ridurre la popolazione dei gatti, anche in modi cruenti. Quando a soffrire sono specie predate, e in zona ci sono gatti, è ormai frequente incolpare proprio loro tirando in ballo il loro istinto alla caccia. Qualcosa di similare sta succedendo anche a Mountain View, città della California, negli Stati Uniti. Proprio per questo esiste una petizione a favore dei Google Cats, così chiamati per il nome del gruppo di volontari che se ne occupa.
Sembra, stando a notizie risalenti a qualche tempo fa, che sia in atto un contrasto tra la GCat Rescue, che si occupa appunto dei Google Cats, e il Shoreline Park. L’area dedicata ai mici e il parco sono geograficamente molto vicini, e nello specifico l’area in cui viene distribuito il cibo ai gatti sarebbe a poca distanza rispetto alla zona di nidificazione della cosiddetta civetta dei cunicoli.
Quando la popolazione della civetta dei cunicoli ha cominciato a declinare in numero, sono stati accusati proprio i Google Cats.
Stando a un articolo apparso online sul sito Sanfrancisco.cbslocal.com, i responsabili del parco e gli ambientalisti si sono detti più che disposti a lavorare con GCats Rescue per trovare una soluzione.
Eppure, qualche segnale o dichiarazione a noi non noti devono aver messo in allarme i volontari, perché è comparsa sul web questa petizione.
Dal tono e dalle parole usate, pare che i mici siano in pericolo in quanto la richiesta avanzata sarebbe stata di interrompere le operazioni di sterilizzazione/castrazione e successiva reimmissione sul territorio degli animali.
Ma se questo accadesse, cosa sarebbe dei randagi bisognosi? O forse si arriverà a far spostare i gatti? E soprattutto, sarà davvero colpa di questi felini quanto sta accadendo?
Di certo, se una petizione a favore dei Google Cats è stata diffusa, i volontari temono per i loro gatti. Chi volesse sostenerli con una firma, può trovare la petizione a questo link.