Una volpe ruba la cuccia a un gatto: accade nel Regno Unito
Potrà sembrare strano a chi vive in una grande città, lontano da aree verdi “non domestiche” come invece sono i parchi, eppure esistono zone geografiche in cui non è raro per i nostri animali domestici imbattersi nei loro cugini più selvatici. Zone in cui se una volpe ruba la cuccia a un gatto non è poi tanto strano. È successo nel Regno Unito, a casa della signora Meloney e del suo gatto George.
Fonte: http://www.top13.net/
Questa storia è cominciata una notte qualsiasi, di gennaio 2018. Meloney si è svegliata, e vedendo il suo gatto Ginger desideroso di uscire gli ha aperto la porta che offre accesso al giardino. È stato così che, approfittando della disattenzione tanto della donna quanto del gatto… una volpe è sgusciata all’interno. E ha deciso di sistemarsi proprio nella cuccia di Ginger.
Meloney se n’è accorta quando, uscendo dal bagno e passando vicino alla cucina, ha visto nel vetro della porta il riflesso di due grandi orecchie triangolari, troppo grandi per essere quelle di un gatto. Al suo ingresso la volpe non si è mossa, non si è minimamente agitata, quasi fosse abituata alla presenza umana.
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George, una volta rientrato, non l’ha accolta né con gioia né con remissività. Anzi, ha soffiato alla volpe cercando di intimorirla! Nessuno dei suoi tentativi, però, l’ha convinta a lasciare quel posticino comodo e caldo. È dovuta intervenire Meloney, che ha alla fine liberato la cuccia da quell’ospite inattesa.
Meloney ha raccontato a Top13.net:
“Era praticamente domestica, non voleva andar via. E considerate la morsa di gelo che al tempo si era abbattuta sul Regno Unito, non si può certo biasimarla!”
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Se pure è vero che in alcune aree quando una volpe ruba la cuccia a un gatto non ci si sconvolge più di tanto, è preoccupante il modo in cui un animale che dovrebbe essere selvatico è parso abituato alle comodità casalinghe. Si spera che sappia procurarsi il cibo da sé e non fosse uno di quegli sfortunati animali strappati al suo habitat per essere prima adottato, poi abbandonato a se stesso.
