Undici gatti abbandonati e un cuore infranto: una storia particolare. Accade a Udine.
Chi ha la giusta sensibilità lo sa: un animale accolto nella nostra casa giunge a considerarla anche casa sua, e ad amarci di un sentimento profondo, vivo, tale da lasciarlo un guscio vuoto quando, per una ragione o l’altra, siamo costretti a voltargli le spalle. Proprio per questo l’abbandono è un vero e proprio schiaffo in volto al rispetto, rispetto verso un essere vivente dotato di emozioni e sentimenti proprio come noi.
Eppure non tutti gli abbandoni sono uguali: c’è chi, come un bambino di Kirkland, rinuncia al suo animale per causa di forza maggiore. E lo stesso si può dire di una misteriosa persona di Martignacco (Udine) che ha lasciato sulla porta di una volontaria undici gatti abbandonati e un cuore infranto.
Il 19 settembre 2017 la volontaria Loredana Barrichello, operante presso l’associazione “Zampa su Zampa”, ha trovato davanti al suo bar “Di cane in gatto” nientemeno che undici gatti rinchiusi in tre gabbiette e un biglietto con una richiesta d’aiuto. Tale biglietto così recitava:
I gatti sono sempre vissuti in appartamento. Non liberateli all’esterno, morirebbero di stenti. Non ho più la forza né i mezzi necessari per occuparmi di loro. Causa il trasporto, io ieri sera non li ho fatti mangiare. Mi devo curare e non ho trovato nessuno che se ne volesse occupare.
Scusate per l’onere che vi accollo, dovevo farlo molto tempo fa, ma nessuno mi ha indicato come farlo legalmente. (…) Ho anteposto la loro sicurezza alla mia, di più non riesco a fare. Le gabbie sono le loro cucce, se le avranno vicine si tranquillizzeranno.
Buona fortuna
Da queste parole si evince come la mamma umana, o papà umano, di questi gatti sia in difficoltà economiche tali da impedirle di provvedere ai loro bisogni, e abbia per questo scelto di affidarli all’associazione dopo aver tentato inutilmente un “affido” per vie legali e differenti dall’abbandono. Così, almeno, li ha consegnati a qualcuno di cui si fidava.
Un gesto in parte criticabile, forse, perché si potrebbe dire che avrebbe potuto metterci la faccia. Eppure questa storia, di cui sono protagonisti undici gatti abbandonati e un cuore infranto, spinge a chiedersi se sia la condanna il sentimento giusto.