Un’eredità per i gatti dell’Ermitage: il donatore è un ricco signore francese
Sapete che in Russia, al Museo dell’Ermitage, i custodi sono dei gatti? Ebbene sì! Sin dai tempi di Caterina II, il museo russo è “occupato” da circa 70 felini che hanno il compito di proteggere le opere dai roditori. E il loro ruolo è talmente famoso e apprezzato, che un ricco signore francese ha deciso di destinare a loro, dopo la sua morte, una cospicua somma di denaro.
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L’eredità felina
I media russi, qualche settimana fa, hanno battuto la notizia di un’importante donazione che un uomo francese avrebbe lasciato ai gatti dell’Ermitage. L’autore del testamento avrebbe diviso il suo patrimonio in tre quote: una alla famiglia, una ad un’associazione ambientalista e un’altra, appunto, ai gatti dell’Ermitage. Non è stata resa nota l’entità della donazione, ma i rumors parlano di cifre importanti.
I gatti dell’Ermitage
In effetti i gatti dell’Ermitage hanno un ruolo molto particolare. Ognuno ha il proprio tesserino identificativo, e tutti sono coccolati e seguiti dal personale del museo. Il loro lavoro, come detto, è quello di tenere alla larga i topolini dalle opere museali. Inizialmente i felini potevano muoversi in tutto il Museo, tant’è che i turisti potevano facilmente notarli, ora invece occupano solo un’ala del museo. Una volta l’anno, però, in occasione della Giornata del Gatto, i turisti possono accedere a quest’ala del Museo e conoscere i simpatici custodi a quattro zampe.
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