Video – Le dichiarazioni anti-animaliste di Cruciani

Tagadà è un programma in onda su La7, dal lunedì al sabato alle 14:20, e condotto da Tiziana Panella. È uno spazio di approfondimento tra storie di attualità, cronaca, costume e i loro protagonisti, in cui spesso e volentieri si intavola un dibattito tra gli ospiti del giorno. Uno dei temi della puntata di venerdì 13 novembre è stato “Si amano più gli uomini o gli animali?”; e in quell’occasione il giornalista de “La zanzara” Giuseppe Cruciani ha espresso due opinioni quantomeno discutibili.

“Amare gli animali è più facile rispetto ad amare gli uomini. Chi mette al centro della propria vita un animale ha problemi di relazione col mondo, così come considerare gli animali alla stregua degli uomini significa ugualmente avere problemi di relazione col mondo, oltre ad essere follia assoluta, un estremismo di fondo.”

È evidente come Cruciani, nell’esprimere il suo concetto, non solo disapprovi una determinata scala di priorità, ma giustifichi la sua approvazione tirando in ballo presunti “problemi di relazione col mondo”, accusando in pratica chiunque sposi l’idea della parità tra uomo e animale di essere mentalmente, in una certa misura, disturbato, un estremista e un folle.
Qualcuno, in pratica, si potrebbe leggere tra le righe, bisognoso di aiuto professionale. Certo, cerca di stemperare affermando che “non è un delitto”, ma ciò non rende meno gravi le sue parole. E dal momento che Cruciani stesso ammette come siano tanti gli italiani che pongono uomo e animale sullo stesso piano, accusa di tutto ciò una buona fetta della popolazione. Insomma: c’è modo e modo di esprimere un concetto, e ciascuno ha il diritto sacrosanto di mantenere una concezione antropocentrica, ma la capacità comunicativa di Cruciani in questo caso lascia a desiderare. Per sputare giudizi sulla presunta sanità mentale di una persona, bisognerebbe quantomeno possedere le conoscenze per farlo.

“Un veterinario che caccia non va in contraddizione con se stesso, perché i cacciatori amano gli animali più che gli animalisti. E finché cacciare è legale, c’è poco da discutere. La morale? Non è un criterio.”

Se pure da noi non condivisa ed espressa pessimamente la prima opinione di Cruciani poteva essere, per alcuni, anche condivisibile, abbiamo invece serie difficoltà a commentare questa seconda affermazione.

Per amor di cronaca specifichiamo che la discussione parte dal tema del veterinario cacciatore Luciano Ponzetto e che più di uno degli ospiti critica le sue azioni. Come può amare la natura e gli animali chi uccide per sport?

Su che fondamenta Cruciani basa la sua opinione? Sembrerebbe che giustifichi la caccia in virtù della sua legalità, ignorando la questione morale dell’uccisione di esseri viventi. Questo non spiega tuttavia perché, elogiando i cacciatori, tiri nuovamente in ballo la questione tutt’altro che “legale” di amore verso gli animali. Fortunatamente c’è chi la definisce una vera e propria balla cinese. E’ un peccato che Tiziana Panella abbia troncato il discorso senza riprenderlo, però, dopo la pausa pubblicitaria. Sarebbe stato interessante vedere Cruciani spiegare la sua visione.

Questo è il video completo della trasmissione, e il link che vi forniamo lo fa partire direttamente alla sezione della puntata di nostro interesse.

 

 

 

 

 

 

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