Vodka contro l’avvelenamento da antigelo nei gatti: un rimedio veterinario o un falso mito?

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Attenzione! Le informazioni riportate nella categoria “La salute del gatto” hanno scopo puramente informativo; non sostituiscono in alcun modo il parere del veterinario!

L’avvelenamento da antigelo nei gatti è una delle emergenze veterinarie più gravi e letali. Il glicole etilenico, principale componente di molti liquidi refrigeranti per auto, è altamente tossico e può provocare insufficienza renale acuta nel giro di poche ore. Anche una quantità minima può risultare fatale.

Nel tempo, si è diffusa la pratica veterinaria di utilizzare etanolo, la componente alcolica della vodka e di altri liquori, come antidoto per contrastare gli effetti tossici dell’antigelo. Ma perché l’etanolo può essere efficace e in quali casi viene utilizzato? È una soluzione sicura o presenta rischi? Analizziamo nel dettaglio il principio di questo trattamento e quando può essere applicato.

Perché l’antigelo è pericoloso per i gatti

Il glicole etilenico è una sostanza dal sapore dolciastro, motivo per cui può risultare particolarmente attrattiva per i gatti, nonostante questi ultimi abbiano una scarsa percezione del gusto dolce. Una volta ingerito, viene rapidamente assorbito dall’organismo e metabolizzato dal fegato in composti altamente tossici, tra cui l’acido glicolico e gli ossalati di calcio. Questi metaboliti danneggiano in modo irreversibile i reni, portando alla morte in tempi molto brevi.

vodka contro avvelenamento da antigelo gatto

I sintomi iniziali dell’avvelenamento da antigelo si manifestano entro 30 minuti dall’ingestione e comprendono barcollamento, letargia, aumento della sete e della minzione, vomito e difficoltà respiratorie. Dopo 12 ore, il gatto può mostrare un’apparente ripresa, ma in realtà il veleno sta attaccando i reni, portando nei giorni successivi a insufficienza renale acuta, convulsioni e coma. Di seguito, tutte le fasi dell’avvelenamento da antigelo:

Fase iniziale (30 minuti – 12 ore dopo l’ingestione)

  • Comportamento simile all’ubriachezza (barcollamento, letargia)
  • Sete eccessiva (polidipsia) e minzione abbondante (poliuria)
  • Vomito e nausea

Fase intermedia (12 – 24 ore)

  • Apparente miglioramento, ma in realtà il veleno sta danneggiando i reni
  • Aumento della frequenza cardiaca
  • Respirazione affannosa

Fase avanzata (24 – 72 ore dopo l’ingestione)

  • Insufficienza renale acuta
  • Letargia estrema, incapacità di urinare
  • Convulsioni e coma
  • Morte, se non trattato in tempo

Senza un trattamento immediato, il tasso di mortalità è estremamente alto.

Come funziona l’etanolo nel contrastare l’avvelenamento da glicole etilenico

L’etanolo agisce come antidoto bloccando l’enzima alcol-deidrogenasi, responsabile della metabolizzazione del glicole etilenico nei composti tossici che danneggiano i reni. Impedendo questo processo, il glicole etilenico rimane in forma non metabolizzata e viene eliminato dall’organismo attraverso l’urina senza causare danni.

Il trattamento con etanolo viene effettuato esclusivamente in ambito veterinario e può avvenire in due modi:

  1. Somministrazione endovenosa: metodo più sicuro ed efficace, in cui l’etanolo viene diluito e somministrato tramite flebo sotto stretta supervisione medica. Il veterinario calcola la quantità precisa di etanolo da somministrare in base al peso del gatto.
  2. Somministrazione orale: in alcuni casi viene somministrata vodka diluita, ma questo approccio è meno preciso e può causare effetti collaterali.

ATTENZIONE: Mai tentare di somministrare vodka al gatto in casa in maniera autonoma! L’alcol può causare effetti tossici sul sistema nervoso, portando a ipotermia, depressione respiratoria e danni epatici.

Negli ultimi anni, il fomepizolo (4-MP) è stato introdotto come antidoto più sicuro ed efficace rispetto all’etanolo. Questo farmaco blocca l’attività dell’alcol deidrogenasi senza gli effetti collaterali dell’etanolo. Tuttavia, il fomepizolo non è sempre disponibile nelle cliniche veterinarie, motivo per cui in alcuni casi si ricorre ancora all’etanolo come soluzione d’emergenza.

Cosa fare in caso di avvelenamento da antigelo

Se si sospetta che un gatto abbia ingerito antigelo, è fondamentale agire immediatamente:

  • Portarlo subito dal veterinario senza aspettare la comparsa dei sintomi. Prima si interviene, maggiori sono le possibilità di sopravvivenza.
  • Comunicare il tempo dell’ingestione e, se possibile, fornire informazioni sulla quantità ingerita e sul tipo di antigelo.
  • Non tentare rimedi casalinghi, come somministrare vodka o indurre il vomito. Il trattamento deve essere gestito da un professionista.
  • Contattare un centro antiveleni veterinario per ricevere indicazioni specifiche.
    Il tempo è un fattore critico: il trattamento con etanolo o fomepizolo deve essere iniziato entro 3-5 ore dall’ingestione per essere efficace.

In conclusione, l’etanolo contenuto nella vodka può effettivamente contrastare l’avvelenamento da antigelo nei gatti, ma deve essere utilizzato solo in ambito veterinario, con dosaggi controllati e sotto stretto monitoraggio. Il modo più sicuro per proteggere il proprio animale da questo rischio è la prevenzione, evitando qualsiasi contatto con il glicole etilenico e intervenendo tempestivamente in caso di esposizione.

Se si sospetta che un gatto abbia ingerito antigelo, la priorità è portarlo immediatamente dal veterinario, senza tentare soluzioni fai-da-te che potrebbero compromettere ulteriormente la sua salute.