Aljosha, il gatto ritrovato ubriaco

Magari questo titolo a qualcuno avrà fatto scappare una risata, e magari fatto ripensare al celeberrimo Zio Reginaldo.

zio reginaldo         gattoubriaco

banner

 

La notizia, però, è tutto tranne che uno scherzo. E occorre aggiungere che il micio Aljosha ha rischiato la vita.

Aljosha (che per dovere di cronaca vi rassicuriamo, non è il gattone in foto) è un gattone Angora Turco che vive nell’area della Germania conosciuta come Renania Settentrionale-Vestfalia. Lo scorso luglio Aljosha è uscito per la sua passeggiata mattutina, senza però ripresentarsi a ora di pranzo, com’era solito fare.

La sua famiglia e la sua umana, Claudia von Büren, si sono messi subito a lavoro per ritrovarlo: oltre a far girare nel vicinato e non più di 150 volantini, hanno interrogato più e più volte i vicini chiedendo la loro collaborazione. Alla fine, sette settimane dopo Aljosha è tornato a casa, reduce da un lungo e forzato soggiorno nella cantina vinicola dei vicini di casa: evidentemente si era nascosto lì, ritrovandosi poi incapace di riguadagnare la via d’uscita.

Il micio era ovviamente denutrito, indebolito e dimagrito, ma a sorpresa anche… vittima di un dopo sbronza memorabile nella storia felina. Cosa che non sorprende affatto, dal momento che, parrebbe, ha placato la sete con l’equivalente di 40 euro di vino: un Mosel Saar Ruwer da 20 euro, un Alfer Burggraf secco da 5 euro, a un Mosel Riesling del valore di 15 euro. Sembra che le bottiglie siano state trovate rotte a terra, probabilmente fatte cadere da Aljosha per errore. Certamente il vino è servito a scongiurare il pericolo di disidratazione, ma nondimeno il povero Angora è dovuto essere trasportato dal veterinario, che ha constatato un preoccupante livello di alcool nel suo sangue. 

Fortunatamente Aljosha ne è uscito senza danni strutturali gravi, e tre giorni è potuto tornare a casa dai suoi umani. Senonché per un periodo di tempo non definito ha guardato con sospetto l’acqua a disposizione nella ciotola, apparentemente nel timore che si trattasse di Mosel Riesling…

La vicenda gli ha fatto dono del soprannome di “Hangover Cat” (“Gatto in post sbornia”), e lo ha reso una celebrità del vicinato oltre che della rete.

[efb_likebox fanpage_url="gcomegatto.it" box_width="250" box_height="" locale="it_IT" responsive="1" show_stream="0" hide_cover="1" small_header="1" hide_cta="0" ]