Beebz, l’angelo custode dell’epilettica Annie
Che i gatti fossero infermieri straordinari per una persona affetta da epilessia lo si sapeva: la storia di Nathan e della sua gattina Lily, e il modo in cui Lily gli ha persino salvato la vita, sono soltanto un esempio. Infatti, una storia sulle stesse note arriva da Halstead, cittadina della contea inglese dell’Essex. È la storia del nerissimo Norvegese delle Foreste Beebz e di Annie Barter, sedicenne epilettica.
Annie ha avuto la sua prima crisi epilettica nel 2014. E i primi mesi per lei sono stati l’inferno: fino a febbraio 2015 la ragazza ha sofferto anche di quattro crisi al giorno. Tra un farmaco e l’altro, una visita medica e l’altra, Beebz non è stato a guardare Annie soffrire. Fin dall’inizio della sua malattia, infatti, Beebz si è autonominato suo infermiere: e anche oggi che, fortunatamente, la frequenza delle crisi epilettiche è notevolmente diminuita, questo micione straordinario non lascia la sua umana nemmeno per un secondo durante gli attacchi. Le gira intorno, le cammina addosso, le lecca il volto, le “tira i capelli”, e continua a farle sentire la sua presenza finché non si riprende. Questo, ogni singola volta.
Sarà la magia dei gatti, ma Annie dichiara di percepire il tocco e la presenza di Beebz durante le sue crisi: un fatto singolare se si considera che in quel lasso di tempo lei non è solitamente cosciente e consapevole di ciò che le accade intorno. La presenza del micio, per lei, è diventata una sorta di bussola che l’aiuta a riguadagnare coscienza di dove si trova al momento del risveglio, una rassicurazione che rende le crisi epilettiche più sopportabili.
Non è tutto qui. Anche i medici che si occupano di Annie hanno approvato l’intervento di Beebz: un fatto straordinario, se si considera che è prassi regolare in caso di attacco epilettico che gli animali domestici vengano allontanati dal paziente.
La strada che Annie e Beebz possono percorrere fianco a fianco è ancora lunga. 16 anni lei, 3 lui, Beebz ha davvero tutta la vita per prendersi cura della sua umana. Finché non riuscirà a guarire, lui sarà lì per lei.