Come farsi “scegliere” dal gatto
Ammettiamolo: qualche volta i nostri adorabili mici possono essere fonte di frustrazione profonda, e persino invidia. Perché, ci chiediamo, tra le nostre braccia Micio si divincola dopo mezzo nanosecondo e invece a nostro fratello concede passeggiate lunghe 10 minuti per l’appartamento, con tanto di rumorose fusa? Perché alla mamma basta un richiamo per ottenere le attenzioni feline e noi dobbiamo farci pregare? La risposta è semplice: loro sono stati scelti. Probabilmente non prenderete mai il posto della mamma o del fratellone nel loro cuore, ma si può, eccome, farsi benvolere un po’ di più. Ecco, allora, come farsi “scegliere” dal gatto.
La prima cosa da ricordare è che i risultati non arriveranno certo da un giorno all’altro. Servono costanza e pazienza. Stando alla scienza, il compito potrebbe risultarvi più facile se siete donne (sembra che tra gatto e donna ci sia una certa radicata relazione), ma poco importa: questi consigli valgono per tutti!
Detto questo, il consiglio fondamentale è sicuramente quello di mantenere un atteggiamento moderato, calmo, e quieto, nonché un tono di voce tenue, nell’avvicinarsi al micio. Socchiudere gli occhi nell’avvicinarsi, anche, aiuta a tranquillizzarlo.
Capiamo bene che la sola visione di tanta felinità spinga a saltare con le braccia verso il cielo dalla felicità, ma questo non servirà a farvi apprezzare dal gatto. Ai suoi occhi sarete solo esseri chiassosi dalle dubbie intenzioni, e a quel punto non ci sarà da stupirsi se non avrà nessuna voglia di farsi toccare o persino lancerà un soffio di avvertimento. Il soffio, in questo caso, è un segnale di inquietudine, paura: significa che Micio non si fida a farvi avvicinare, perché non gli trasmettete calma e tranquillità.
Qualche volta tutto questo potrebbe non essere sufficiente. E se dovesse accadere, è probabilmente colpa del fatto che Micio “annusa” addosso a voi sentimenti di nervosismo o malumore.
Ebbene sì, l’olfatto del gatto serve anche a questo, alla faccia di chi li considera insensibili ai sentimenti. Un gatto che sente addosso a voi nervosismo, malumore o la voglia di fare a pezzi il mondo non si lascerà avvicinare con facilità. E anche in questo caso, se forzato al contatto si allontanerà o soffierà. Di contro, però, se vi percepisce mogi e tristi potrebbe avvicinarsi di sua volontà, cercando di rallegrarvi con atteggiamenti buffi, con un gesto di apertura verso di voi come qualche annusata o una strusciata o semplicemente con la sua sola presenza.
L’ultimo, importantissimo consiglio che ci sentiamo di darvi riguarda la conservazione di un buon rapporto con il gatto. Una volta che avrete conquistato la vetta della sua amicizia, o almeno benevolenza, non significa che possiate tornare a essere confusionari, smaniosi e chiassosi. Micio continuerà ad apprezzare calma e discrezione nella voce e nei comportamenti, e il rischio, nel prendersi troppe libertà, è di distruggere il rapporto costruito.