Fiumicino: pugno di ferro contro l’abbandono
Molto spesso ci si ritrova a lamentarsi della legge italiana, accusando i nostri legislatori di essere troppo teneri con i crimini contro gli animali o persino, in alcuni casi, di non preoccuparsi affatto della sorte dei randagi, o degli animali con regolare “proprietario” e di fare poco o nulla per tutelarli. Il Comune di Fiumicino, in questo senso, rappresenta una gradita eccezione.
Il Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ha infatti firmato il 4 aprile 2016 una nuova ordinanza anti-degrado (scaricabile in .pdf a questo link, per chi fosse interessato). Tale ordinanza sanziona una serie di comportamenti nocivi a salute, igiene, decoro degli spazi e vivibilità dei cittadini, atteggiamenti che in breve ledono il bene della sicurezza urbana.
Ad esempio, a chi pianti alberi in aree private, secondo la nuova ordinanza di Fiumicino è richiesto di prendersi cura di tali alberi e potarli alla necessità, evitando che diventino instabili e pericolosi. È inoltre vietato effettuare la differenziata in modo errato, così come abbandonare rifiuti ingombranti e pneumatici. Inoltre, i gestori di esercizi commerciali e gli abitanti in genere sono tenuti a tenere pulito il tratto di marciapiede interessato rispettivamente dalla loro vetrina o dal loro ingresso alla loro abitazione. Sono peraltro da ora puniti con multe salate quanti imbrattino muri, cancelli e qualsiasi costruzione, pubblica o privata che sia.
Cosa c’entrano gli animali col degrado, qualcuno potrebbe chiedersi?
Ci sono due norme che li riguardano, all’interno dell’ordinanza. La prima è l’obbligo di una corretta custodia dei cani e di altri animali, la seconda è il fatto che chi abbandona animali viene regolarmente perseguito per legge. Questo, per esteso, il contenuto dell’articolo riguardante gli animali.
Le seguenti, invece, le pene pecuniarie. Nella terza colonna, la sanzione; nella quarta, il pagamento di misura ridotta (qualora la cifra sia corrisposta entro 5 giorni dalla notifica della sanzione)
Salta senza dubbio subito agli occhi che non si tratta di una mossa incentrata sul benessere animale, o guidata esclusivamente da spirito animalista quantomeno.
È però altrettanto vero che di padroni di cani che non raccolgono i bisogni del loro animale e di gattari/e che non tengono pulita l’area in cui depositano il cibo, ad esempio, è purtroppo pieno il nostro paese. A volte non è tanto un cuore di pietra, bensì l’insofferenza verso atteggiamenti irresponsabili come quelli descritti che porta i vicini di casa a brontolare. Naturalmente le stragi di cui ci arriva fin troppo spesso notizia non sono in alcun modo giustificate, in nessun caso; resta indubbio che dove l’animale è tenuto in modo impeccabile, si offrono meno appigli a chi non cerca altro che un pretesto per cacciare la colonia felina, o lamentarsi del cane del vicino. Allo stesso modo, se il cane è condotto adeguatamente anche chi ne può avere paura lo vede per l’essere mite che è e si tranquillizza. Quanto, infine, alla norma sull’abbandono e sulla registrazione dell’animale, non possono che essere una conquista in più per i nostri animali, una conquista pura e semplice.
Insomma: la nuova normativa di Fiumicino è certamente più concentrata sul degrado che sull’animalismo, ma aiuta comunque indirettamente la causa di gattari e volontari.