Gandalf, il gatto viaggiatore… per passione!
Il consiglio che più comunemente viene dato a chi sceglie di accogliere un gatto nella propria vita è di “sradicarlo” il meno possibile dall’ambiente che considera casa sua e di evitargli viaggi e permanenze in luoghi a lui alieni. Eppure esistono delle eccezioni a questa regola: conosciamo già, ad esempio, Georgie, il micio marinaio, che però a essere precisi come punto di riferimento ha sempre la barca dei suoi umani. Oggi vogliamo raccontarvi di un gattone viaggiatore D.O.C: Gandalf, un fiero Siberiano che vive in California.
La storia di Gandalf come micio viaggiatore inizia circa due anni fa. Era un cucciolo di 5 mesi che soffriva di un’infezione respiratoria, in vendita presso un negozio di Seoul (Corea del Sud) in procinto di chiudere. Senza i due angeli custodi che lo hanno adottato, è impossibile dire che sorte lo avrebbe atteso. Il micio, evidentemente grato ai suoi umani, si è affezionato loro a tal punto da soffrire considerevolmente ogni minima separazione da loro. E allora, ecco che è nata l’idea: perché non portarlo con loro nei loro viaggi?
Oggi, due anni dopo, Gandalf ha visitato 2 continenti e 8 stati.
Un’idea che anche al nostro felino giramondo è piaciuta parecchio. Ci ha messo poco ad abituarsi al guinzaglio, e del resto il suo carattere espansivo e la sua curiosità lo hanno reso il viaggiatore perfetto. Contrariamente ad altri gatti più schivi, infatti, a Gandalf le persone piacciono tantissimo e non vede l’ora di conoscerne sempre di nuove!
Un’opportunità che certo non gli mancherà, perché i suoi umani hanno in programma molti altri viaggi.
Eccolo qui, in un carinissimo slideshow, mentre si gode il tour degli Stati Uniti.
Chiaramente, si tratta di un tipo di vita che non andrebbe a genio a tutti i gatti. Molti dei nostri amici felini, infatti, sono davvero tanto attaccati alla loro casa che la minima variazione nell’arredamento li confonde: figurarsi che effetto avrebbero viaggi su viaggi!
Se, però, il vostro micio è di natura più tollerante e curiosa, perché non valutare l’opportunità di portarlo con voi durante il prossimo viaggio?