Giappone, terra di robot: Yume Neko Smile
Che in Giappone la passione per i robot sfiori il feticismo lo sapevamo da tempo, così come quanto il gatto sia benvoluto nella terra orientale per eccellenza. Sembra, allora, soltanto naturale che gli inventori giapponesi abbiano unito le loro due più grandi passioni in un gioiello di tecnologia: Yume Neko Smile (tradotto “Dream Cat Smile”, liberamente in italiano “Il gatto col sorriso da sogno”).
Questo robot, distribuito dalla Sega, è alto circa 33 cm e pesa quasi 2 kg; il pelo bianco è in poliestere.
I sensori posti all’interno dei suoi circuiti elettronici consentono a Yume Neko Smile di compiere una serie di azioni similari a quelle di un gatto in carne e ossa: questo robot infatti reagisce alle grattatine sotto il mento e alle carezze muovendo la testa, sbattendo le palpebre, sdraiandosi a terra e persino sollevando il posteriore. Non solo dolcezza: tirargli la coda provocherà un soffio indignato. Incredibilmente, Yume Neko Smile è anche in grado di addormentarsi: se non viene stimolato per un certo periodo di tempo si accuccia come per riposare, emettendo un lieve russare. Il trucco è naturalmente nello scattare della batteria nella modalità a basso consumo.
Stando alle testimonianze raccolte, funziona straordinariamente bene perché, sebbene i suoni essendo elettronici risultino costantemente identici, il robot a modo suo “reagisce” agli stimoli da parte dell’utilizzatore. Anche il soffio infastidito in caso di tirata di coda è un colpo di genio.
Certo, non potrà mai fare del tutto le veci di un gatto in carne e ossa: manca della sua spontaneità e della sua personalità, per quanto ben costruito possa essere il sistema di reazioni elettroniche. Pare che, nonostante tutto, sia un’alternativa dignitosa per chi adora avere attorno un gatto ma è impossibilitato a causa di una situazione familiare complicata, allergie o qualsiasi altra causa. Il suo utilizzo, sembrerebbe, può perfino estendersi alla pet therapy.
Di sicuro, se una seconda versione del micio elettronico è stata posta sul mercato, l’idea un po’ di successo deve averla avuta. Questa seconda versione, FurReal Friends, è più economica: si comporta essenzialmente come il suo predecessore, soltanto i suoni sono leggermente diversi.
Quello che si nota immediatamente è come entrambi i modelli manchino di una caratteristica non da poco: non camminano. Ma del resto, dalla tecnologia non ci si può aspettare davvero che imiti la vita con pieno successo, no?
E se vi chiedete come il vostro gatto potrebbe accoglierlo…