Il corpo di polizia pro animali dei Paesi Bassi
È idea e opinione comune che, a livello generale nel mondo, i diritti degli animali non siano tenuti sufficientemente in conto. Si tratta in realtà di un’affermazione che, se si amano gli animali, non si può negare, e pertanto non si può che essere lieti, ad esempio, dell’esistenza delle Guardie Eco Zoofile OIPA. Nei Paesi Bassi, tuttavia, hanno fatto di meglio: è stato istituito nel 2011 il corpo di polizia dedicato alla difesa degli animali.
Entrando nello specifico, questo speciale corpo di polizia si occupa di contrastare la crudeltà contro gli animali e la loro uccisione, interviene quando un animale è trascurato o mal curato, indaga su zoofilia e pornografia animale, osteggia il bracconaggio e l’uso di animali come esche.
Non solo: non si tratta di un incarico ritenuto “minore” o preso sottogamba dal Governo, in quanto chi decidesse di candidarsi come poliziotto di questa unità dovrebbe affrontare un dettagliato corso di formazione che comprende tanto teoria quanto pratica. L’aspirante poliziotto a difesa degli animali deve studiare la legislazione riguardante il maltrattamento animale, viene addestrato a riconoscere i segni di sofferenza animale, impara quali sono i limiti della sua giurisdizione, apprende come effettuare la confisca di un animale e compilare verbali secondo procedura burocratica. Prima di poter sostenere l’esame finale, il candidato viene sottoposto a “prove pratiche” che lo mettano in contatto con la reale natura di ciò che lo attende, viene ad esempio portato su scene di maltrattamento animale.
Oggi, nel 2015, questo corpo di polizia conta 500 membri ed è dotato di un numero dedicato, cioè l’144, a cui poter indirizzare situazioni in cui un animale sia in pericolo o comunque mal curato.
C’è da dire che, essendo i Paesi Bassi il primo paese in cui è sorto un partito dedicato ai diritti animali, questa evoluzione non stupisce. E anzi, non si può che augurarsi che il resto del mondo prenda esempio.
