Il senzatetto amante dei gatti muore e il quartiere adotta i suoi mici
Se fosse vero che, come ci piace pensare, i gatti sono in grado di conquistare qualsiasi cuore, oggi non ci sarebbe necessità di rifugi e stalli. Se pure è vero che c’è chi non si lascia smuovere nemmeno dalla compassione verso un animale in virtù del parente defunto che lo ha amato, a volte nascono invece legami tra le persone che sembrano andare oltre il sangue. Il senzatetto amante dei gatti di Chicago, Antonio, se n’è andato, ma i suoi 30 gatti sono stati presi sotto l’ala protettiva del quartiere.
Antonio, senzatetto di Chicago, 65 anni, mentre era in vita ha fatto di questo vicolo la sua casa. Attorno a lui, come una famiglia felina, si radunavano 30 gatti randagi; e lui, a chi voleva offrirgli qualcosa, rispondeva sempre che lui non voleva nulla, ma che avrebbe apprezzato un dono ai suoi mici. “Se loro hanno cibo, il mio cuore è pieno”, era solito dire.
Il suo animo gentile e la sua bontà intrinseca lo hanno reso in breve tempo il beniamino del quartiere, piuttosto che una “presenza scomoda” come accade con alcuni senzatetto. Purtroppo, in una gelida notte di gennaio il freddo è stato troppo per lui, e lui non si è più svegliato.
Così un gruppo di quattro donne, che aveva stimato Antonio e imparato ad amare i suoi gatti, ha deciso di prendersi cura dei suoi 30 felini in sua memoria.
In primo luogo, hanno cercato di rendere più confortevole la vita di strada costruendo dei ripari che li proteggano dal freddo, e ovviamente portano loro da mangiare due volte al giorno.
Non si sono però limitate a questo. I 30 gatti sono stati sterilizzati e sono ora, anche agli occhi della legge, una colonia, cosa che risparmia loro la cattura e l’eventuale soppressione all’interno di un rifugio.
Di certo, ancora per molto tempo il senzatetto amante dei gatti può stare sicuro che i suoi mici verranno trattati da re… dato che la pagina di raccolta fondi messa online dalle signore ha già fruttato 11.560 Dollari. E forse, se può vedere cosa sta accadendo, si sorprenderà di essere abbastanza famoso da aver meritato un articolo sul Chicago Tribune.