Louie, il gatto di Cape Coral: una storia di adozione… spontanea
I gatti non vengono adottati, per quanto così sembri: scelgono loro stessi i loro umani, conquistandoli con il loro charme da secoli e spingendoli ad accettarli tra le loro mura domestiche. Il tutto facendo credere loro che sia stata un’idea spontaneamente sgorgata dalle loro menti. Il risultato, naturalmente, non cambia: è felice il micio di turno e lo è altrettanto la sua famiglia umana. Alcuni felini riescono a farsi adottare non da una famiglia… bensì da una cittadina intera. È il caso del nostrano Re Gino, così come Louie, il gatto di Cape Coral, in Florida.
Louie è arrivato a Cape Coral 13 anni fa, assieme a Lisa Cushion e alla sua famiglia. Due anni dopo il suo arrivo, è stato relegato al di fuori delle mura di casa perché aveva preso l’abitudine di defecare in camera da letto.
Ad oggi, dieci anni dopo questi eventi, sebbene di tanto in tanto passeggi ancora per il quartiere con la famiglia Cushion, non è più tornato alla sua vecchia dimora. Ne, ha in compenso, guadagnate almeno quattro.
Ogni giorno va a fare colazione da Lenora Marshall, e se è un giorno di festa gli viene servito il “Louie Fancy Feast” invece del suo comune cibo; oltretutto i Marshall hanno sistemato in garage, per Louie, un cuscino morbido sui cui dorme quando il tempo è bello, mentre quando fa più freddo dorme sotto il paraurti della macchina dei Kudrna.
Ogni anno, Bill Medler gli fa il trattamento antipulci. Ha conquistato anche Phyllis Rieser, accompagnandola nelle sue passeggiate nel periodo in cui doveva esercitare il ginocchio in seguito a un intervento operatorio. Ed è stata Trish Sullivan a prepararli un posto al sicuro durante i terribili giorni dell’uragano Irma. Tutti quanti, indistintamente, fanno estrema attenzione a utilizzare i fanali per individuarlo e non investirlo se c’è poca luce.
I residenti che hanno gatti in casa tendono a non farlo entrare, considerata la sua natura girovaga, ma come dovrebbe essere ormai chiaro non gli manca mai un posto in cui dormire o mangiare.
E non è un caso se ogni nuovo residente viene debitamente avvisato del fatto che, che gli piaccia o no, avrà un gatto. Perché Louie è dell’intero quartiere.
Dicono di Louie…
“Non so esattamente cosa sia successo. Ho iniziato ad accarezzarlo, l’ho fatto più volte,
e un giorno mi sono ritrovata a comprare cibo per gatti”
(Cheryl Kudrna)
“Louie è un filo che raccoglie e riunisce tutto il quartiere” (Bill Medler)
Adesso Louie, il gatto di Cape Coral, non è più un giovinetto. E la signora Marshall ha raccontato a UsaToday.com come i segni dell’età si inizino a vedere. Rimane comunque il re di Cape Coral!