Minacciose star del metal… con gatto: il libro illustrato “Metal cats” di Alexandra Crockett
Energumeni e brutti ceffi vestiti di pelle e abiti stracciati come la loro mamma non avrebbe mai voluto vederli, con tanto di ghigno maligno mentre maneggiano una chitarra: così forse molti di noi si immaginano le star del metal. Ma, sorpresa sorpresa, noi ve li presentiamo mansueti, addolciti e in balia dei loro… gatti, grazie alle foto del libro illustrato Metal cats Alexandra Crockett.
Impossibile non notare il sorriso dolce sul volto di Tony Stark, e l’espressione complice del gattino sulla sua testa. Quanto è facile, ora, ignorarne l’intrico di tatuaggi?
Eddie Pedereson dei Thou Shal Kill parla chiaro nel modo in cui sorride come un ragazzino, il volto affianco a quello di Squirrel. Di contro, Brooks Blackhawk degli Atriarch e DJ Blackhawk mantiene un contegno più dignitoso, ma dal modo in cui sostiene delicatamente il suo Fred sotto le zampe posteriori non ci sono dubbi che lo ami e lo rispetti profondamente.
Per la categoria “gatti da spalla”, eccovi nella foto in alto Jason Roberts con il persiano Oliver e in basso e Aub Driver con la divina Freya. Oliver, chiaramente, si impegna a sostituire il suo umano nell’espressione truce da metallaro, mentre Freya, come è prerogativa di ogni dea nordica (nb: Freya è il nome della dea dell’amore del pantheon norreno), si gode l’appoggio di due aitanti e forti spalle.
Non poteva certamente mancare un gatto nero parlando di metal, vero? La meravigliosa pantera nella foto a sinistra è Nico, e con lei in atteggiamento complice c’è Travis Ryan. E ora che vi abbiamo mostrato come quei brutti ceffi (con affetto, si intende) dei metallari possano essere adorabili con il solo ausilio di un gatto, siete pronti anche a Dino Sommese e la sua Short Bus, al centro, e Black Metal Comedian con il piccolo Alair. Spaventosi, con quelle maschere? Davvero? Per niente, a noi sembra, con i loro gatti tra le braccia.
Queste non sono naturalmente le sole foto che un acquirente di Metal cats potrebbe ammirare, la collezione è molto più ampia. E se la sola visione di queste foto non bastasse a convincervi, non dubitiamo che lo farà il fatto che una parte dei proventi delle vendite e delle mostre fotografiche organizzate sulla Costa Ovest degli Stati Uniti andrà a rifugi no-kill di Seattle, Portland, Oakland e Los Angeles.
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