Monnalisa, la micia triste di Aleppo

Del grande cuore di Mohammad, il gattaro di Aleppo, di come scavi tra le macerie dei bombardamenti per mettere in salvo animali come persone, sappiamo già molto. Dalla sua pagina FB, grazie all’intercessione dell’utente Giuseppe DjoNemesis Ciucci, il nostro aMicio poeta dei gatti, ci giunge il racconto della storia di Monnalisa, da noi soprannominata la micia triste di Aleppo.

Monnalisa1

banner

La storia di Monnalisa sembra segnata dal destino.

Sì, perché questa gattina è stata trovata da Mohammad in una zona notoriamente disabitata, in cui era quasi impossibile che il bombardamento di cui era stata oggetto avesse danneggiato esseri viventi: si tratta infatti di una zona particolarmente colpita dalle bombe, da cui quasi tutti gli abitanti sono scappati. Eppure lui, forse spinto da una sorta di voce interiore, ha finito per recarvisi ugualmente. E così le strade di Mohammad e Monnalisa si sono incrociate. Sembra davvero un miracolo, come se questa micia fosse sopravvissuta ai bombardamenti proprio per finire tra le sue braccia e lo stesse aspettando.

Monnalisa2
Monnalisa3

La frattura alla zampa posteriore per cui Monnalisa soffriva, eredità probabile di un bombardamento, è stata curata con garze, nastri e pezzi di legno, mentre le patologie di cui soffriva sono giunte a guarigione col tempo. Ora lei fisicamente sta bene, ma l’espressione triste che aveva negli occhi quando Mohammad l’ha tratta in salvo non è mai svanita. È una micia che sempre isolata, non gioca mai, non corre come gli altri gatti. Forse ha nostalgia della famiglia che ha perso, forse ha visto troppa morte e non riesce a scrollarsela di dosso.

Comunque stiano le cose le cose, lei è la micia triste di Aleppo. Nonostante tutto, però, ha qualcosa che non tutti i gatti, in particolare in una zona di guerra, possono vantare: un angelo custode al suo fianco, qualcuno che si prende cura di lei e la protegge.

Monnalisa4

Non resta che dire: coraggio, Monnalisa. Prima o poi le ferite del cuore presto guariscono.

Ringraziamo ancora Giuseppe DjoNemesis Ciucci per averci fatto conoscere la storia di Monnalisa; le foto che vedete sono state prese dal suo post di FB.

 

[efb_likebox fanpage_url="gcomegatto.it" box_width="250" box_height="" locale="it_IT" responsive="1" show_stream="0" hide_cover="1" small_header="1" hide_cta="0" ]