Nobel per la pace per il Gattaro di Aleppo?
Sono passati diversi mesi, ormai, da quando abbiamo parlato per la prima volta di Mohammad Alaa, il Gattaro di Aleppo, un uomo dal cuore tanto grande da fare tutto ciò che gli è possibile per aiutare tutte le anime, tanto umane quanto animali, in un paese come la Siria, nel mezzo della guerra e bersaglio di bombardamenti.
Non sempre il destino è stato clemente con lui. In un’occasione, la sua ambulanza, comprata con le offerte di milioni di persone da tutto il mondo è stata bombardata, qualche tempo fa lui e un suo familiare per poco non sono rimasti feriti. Vivere in un paese in guerra è un terno al lotto, significa pregare a ogni alba che non sia il giorno in cui a essere colpita è la propria casa, quella dei propri cari o, nel caso di Mohammad, il Gattile di Ernesto, il rifugio in cui i suoi suoi 150 gatti, tra cui Monnalisa, sono curati, nutriti e possono godere di un minimo di pace. Non solo: fa, sempre, il possibile per occuparsi dei feriti di guerra e non.
Nutrendo i suoi 150 gatti e portando in salvo i feriti con la sua ambulanza, davvero tiene alta ogni giorno la bandiera della compassione e dell’amore. Marcia contro la guerra che piaga la Siria, offrendo un piccolo frammento di pace, una mano tesa invece di una che impugna un mitra, a chiunque abbia bisogno di lui. Non solo, fa tutto quanto in suo potere per offrire una vita normale ai suoi concittadini: ha costruito un pozzo d’acqua, un parco giochi per bambini, donato un generatore elettrico a una scuola. Crea, in breve, un tempo di pace nel mezzo del conflitto.
E la pace è quanto di più opposto ci sia alla guerra. Non dovrebbe sorprendere, allora, che a qualcuno sia venuto in mente di sostenere la sua candidatura come Premio Nobel per la Pace.
Prima sostenitrice è la città di Segrate, in provincia di Milano. A proporre il nome di Mohammad Alaa è stata la cittadina Nicoletta Ruosi. Così ha parlato il Sindaco di Segrate:
“Un uomo di tale bontà e altruismo merita di essere conosciuto e che la sua storia venga raccontata. Le sue gesta sono di così grande valore e impatto che merita il Premio Nobel per la pace. Segrate è in prima linea e ha presentato ufficialmente la sua candidatura, con il supporto dell’ambasciatore norvegese a Roma. La Siria può e deve trovare la pace a partire da persone come Alaa”.
Mohammad Alaa pare avere inoltre il sostegno dell’ambasciatore norvegese a Roma, Bjørn Grydeland, che ha lodato l’iniziativa. Esiste anche un gruppo Facebook dedicato alla sua candidatura che conta al momento 1642 iscritti. Così recita la descrizione del gruppo:
Siamo un gruppo di amici che crede che Alaa meriti il premio della Nobel per la Pace, perché il suo operato e il suo grande cuore è un esempio per tutti noi. La Città di Segrate (Milano, Italia) ha ufficialmente lanciato la candidatura di Alaa, inviando agli uffici del Premio Nobel la proposta.
Questa pagina vuole far conoscere la storia e l’operato di Alaa.
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