Papi e religiosi amanti dei gatti: eccone una breve carrellata!
Per vero che sia che la Cristianità non è sempre stata nel corso delle ere, e talvolta non è tuttora, amante degli animali, esistono tuttavia le dovute eccezioni. Per quel che riguarda il tempo presente, esempi validissimi sono una piccola chiesa di Dorchester e Simon, il gatto bianconero della Chiesa dell’Avvento di Boston. E in merito al passato? Sono esistiti eccome papi e religiosi amanti dei gatti.
Noi ve ne presentiamo alcuni scoperti grazie a Massimo Rossi, il noto umano di Marina gatta sindaco, e altri che sono stati una sorpresa.
Gregorio I, noto anche come Gregorio il Grande e San Gregorio Magno, è una figura preminente nella storia cristiana. Abbiamo infatti di fronte il creatore del rituale che oggi conosciamo come gregoriano, nonché colui che convertì Teodolinda, regina consorte dei Longobardi.
Quello che meno persone forse sanno che è che sempre, durante tutto il corso della sua esistenza, Gregorio I si è circondato di gatti. E quando alla fine ha scelto di ritirarsi in un convento romano, ha portato con sé, appunto, un gatto.
Gregorio III, dal canto suo, tenne in particolare simpatia i monaci e per una buona parte della sua vita combatté contro i Franchi. E al suo fianco ebbe, spesso, un amico fedele: un gatto.
La terza figura di questa carrellata è Frate Pacifico da Novara, conosciuto anche come Pacifico Ramati da Cerano. Frate francescano osservante, è stato amico dei gatti durante il Medioevo, buia epoca in cui i gatti venivano considerati messaggeri e creature del Demonio e che la Chiesa, grazie all’editto di Papa Gregorio IX, autorizzava a perseguitare. In un tempo tanto buio Frate Pacifico da Novara parlò contro quelle barbare usanze, difendendo i felini.
Ma non finisce qui. Stando a The Papacy: An Encyclopedia a cura di Philippe Levillain, si contano almeno altri due Papi e religiosi amanti dei gatti.
Paolo II, Pontefice nel 15esimo secolo, faceva curare i suoi gatti dal suo medico personale ogni qualvolta avessero bisogno di assistenza medica.
Leone XII ha tenuto tra le pieghe della sua tonaca Micetto, il suo gatto grigio e rosso, fin da quando era soltanto un cucciolo.
E se vogliamo credere al quotidiano The Times, Paolo VI, Pontefice dal 1963 al 1978, in un’occasione vestì il suo gatto con abiti da Cardinale.
E infine, facendo un salto nel presente, impossibile dimenticare Benedetto XVI, meglio noto come Papa Ratzinger. Non solo ha due gatti, ma ha anche, caso più unico che raro, fatto pubblicare una sua biografia narrata attraverso gli occhi di Chico, il gatto soriano che ne ha accompagnato l’infanzia.
Di sicuro esistono altri papi e religiosi amanti dei gatti nella storia. Basta, sicuramente, cercare.