Pirri e la strage dei felini
La cittadini di Pirri, in provincia di Cagliari, non è nuova alle cronache animaliste: conosciamo già, purtroppo, la storia di Gina, gattina nera mascotte della pizzeria “La Baia” morta avvelenata a febbraio 2016. Scavando un po’ più indietro nel tempo, però, scopriamo che quella di Gina non è l’unica storia di crudeltà su animali di cui Pirri è stata teatro.
È il 18 aprile 2015. A Pirri sembra una mattina come tante, senonché… davanti agli occhi degli abitanti di via Ampere, usciti di casa per andare al lavoro e cominciare la giornata appare qualcosa di raccapricciante. Venti gatti morti, spirati all’interno di un cortile. 15 di essi erano stati adottati da alcuni cittadini di Pirri, altri 5 erano membri di una colonia felina. La causa è quasi certa da subito: avvelenamento. La tragedia purtroppo non termina qui, perché di quel maledetto veleno resta vittima anche il cane al guinzaglio di un signore del quartiere.
Viene successivamente ritrovata, vicino al cassonetto in angolo con Via del Tricolore, una ciotola con cibo avvelenato. Sempre nella zona, qualcuno denuncia anche la presenza di polpette con vetro.
Parte allora il tam tam di allarme, con cui si avvisano i proprietari di animali di essere estremamente cauti. C’è anche chi sfida l’avvelenatore facendosi avanti in prima persona: la signora Francesca, che implora i suoi concittadini che avessero notato movimenti sospetti durante le primissime ore del mattino di contattarla, affinché sia possibile scoprire chi si cela dietro questi terribili avvelenamenti.
Qualcuno, infuriato e addolorato per la morte del suo micio, si sfoga su Facebook:
Non so chi abbia fatto una cosa così cattiva ma spero che possa leggere questo mio messaggio: sono certa che non hai minimamente pensato al dolore che ci avresti arrecato. Non credo ti sia minimamente interessato, ma ti auguro di ricevere lo stesso trattamento che ho ricevuto io. E credimi, accadrà. Ciao Meo. Non ti dimenticherò mai.
E oggi? Ad oggi, a quanto pare, ancora non si sa chi sia il responsabile. O almeno, la notizia non è giunta sul web. La colonia di Pirri, però, esiste ancora, come testimonia la pagina FB dedicata. Si può solo sperare che il futuro di questi mici sia più fulgido di quello di Gina e dei gattini di Pirri morti come lei.