Qualche curiosità su ” Gli Aristogatti “, il film felino per eccellenza
La visione del film d’animazione Gli Aristogatti è quasi un obbligo per ogni appassionato di felini: oltre a essere delizioso, ritrae anche la realtà dell’abbandono e, nel suo finale positivo, mette almeno per un poco speranza nei cuori di chi spera in un futuro migliore per i nostri randagi.
Di come Scatman Crothers abbia impersonato alla perfezione Scat-Cat vi abbiamo già raccontato, ma questo non significa che il lungometraggio non nasconda altre interessanti sorprese. Noi, grazie alla lettura di un articolo di Fanpage.it, ve ne sveliamo alcune.
Gli Aristogatti: una storia vera?
Leggenda vuole che, a ispirare la storia di Duchessa, Matisse, Bizet e Minou nelle menti di Tom McGowan e Tom Rowe abbia contribuito la storia vera di una famiglia di gattini di Parigi che, nel 1910,avrebbe ereditato una vera fortuna da una ricca signora. Non esistono prove a supportare questa tesi, ma ci piace pensare che sia autentica!
HitCat, ovvero John Lennon in versione felina
C’è stato chi, tra i fan di John Lennon, ha notato una peculiare somiglianza: quella tra HitCat, il gatto chitarrista della band di Scat-Cat, e appunto John Lennon. Leggenda o realtà? Caso o disegno intenzionale? Forse non lo sapremo mai, ma l’ipotesi è interessante.
Romeo… o Thomas O’Malley?
Come dimenticare Romeo, il gattone dal pelo rosso che conquista Duchessa col suo charme, nonostante le sue umili origini e il suo status di randagio?
Per noi italiani Romeo resterà sempre Romeo, ma nella versione originale del film si chiama Abraham de Lacy Giuseppe Casey Thomas O’Malley ed è nientemeno che un gattone irlandese.
La canzone di apertura, “The Aristocats”, e Maurice Chevalier
Per quanto siano ben altri i pezzi del lungometraggio più conosciuti, non bisogna dimenticare le note di apertura de Gli Aristogatti. Trattasi della canzone “The Aristocats”, che ci racconta come gli Aristogatti siano i più aggraziati e belli tra tutti i gatti, non si abbassino mai a giocare vicino a un bidone e mai tirino fuori le unghie.
A prestare la sua voce è stato in questo caso Maurice Chevalier. E proprio per questo brano, il cantante, ormai in pensione, è tornato sulle scene. Con queste ha chiuso la sua carriera, dato che la morte lo ha reclamato nel 1972.